Movimento per la sostenibilià ambientale e sociale trevigiano
"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)
martedì 25 febbraio 2014
PAT - LA POSIZIONE DELLA MAGGIORANZA
Riportiamo la posizione di Gigi Calesso, che riteniamo sia la posizione ufficiale della maggioranza Treviso Bene Comune, visto la sua competenza ed il suo impegno sul tema.
Prendiamo atto della riduzione di 1 milione di mc, ma abbiamo già detto che quello è una riduzione "fittizia" di un'ipotesi demenziale di Zampese e Co.
Il resto viene rinviato alla prima variante del PI: è una decisione POLITICA che NON condividiamo.
Non condividiamo nemmeno i motivi perchè una nuova Amministrazione non solo ha diritto di modificare un documento strategico come il PAT, ma ne ha il dovere morale.
La motivazione dello possibile sperpero di denaro pubblico non regge perchè allora è sperpero anche approvare un documento strategico (che costa 300.000 euro!) in modo approssimativo, rimandando la discussione e le correzioni ad un futuro... che crediamo sarà lontano.
Non siamo noi gli amministratori e ci pare di aver detto a sufficienza.
Ci spiace perchè NON vediamo alcuna VERA SVOLTA nel modo di gestire l'urbanistica.
Vedremo cosa succederà ed auguriamoci (per Treviso) di sbagliare (come spesso ci accade).,,,
Riportiamo da OGGITREVISO.IT la dichiarazione di Gigi Calesso
TREVISO
- “Esiste una piena coerenza tra il programma della coalizione
Treviso Bene Comune, il documento della stessa coalizione in cui sono
state indicate le linee strategiche per il “nuovo Pat”, il
“regesto” conclusivo della elaborazione del gruppo di lavoro che
ha approfondito i contenuti del cambiamento e li ha concretizzati sul
piano urbanistico e l’atto di indirizzo del Sindaco che traduce il
“regesto” in un atto amministrativo. La scelta, a lungo valutata
e dibattuta, di non procedere alla riadozione completa del Pat, ma
piuttosto di modificarlo è dovuta alla necessità di evitare
che i costi che il Comune sosterrebbe per l’elaborazione del nuovo
Pat possano essere ritenuti non giustificabili dalla Corte dei
Conti in presenza di un Pat già adottato”.
Luigi Calesso
di Impegno Civile, membro del gruppo di lavoro che ha
elaborato la proposta di modifica al Pat, risponde alle accuse di chi
considera il nuovo Piano di assetto del territorio troppo simile a
quello della precedente amministrazione leghista.
Calesso nello
specifico sottolinea come le modifiche apportate segnino uno stop
alla cementificazione: “Va anche sottolineato che la capacità
edificatoria prevista nel “nuovo Pat” non solo passa da 2,8
milioni di metri cubi a 1,8 milioni, ma che 800mila metri cubi
potranno essere utilizzati solamente nell’ambito di programmi di
rigenerazione urbana; abbiamo, quindi, 1 milione di metri cubi già
approvati dalla precedente amministrazione e 800mila metri cubi che
non insisteranno su aree verdi, ma su comparti oggetto di recupero,
ristrutturazione, riqualificazione. Per quanto possibile, - afferma
Calesso - quindi il nuovo Pat blocca la cementificazione delle aree
verdi”.
“Nell’atto di indirizzo, inoltre, si stabilisce
chiaramente che con il piano degli Interventi sarà sospesa
l’edificabilità di tutti i comparti che non saranno stati
ancora convenzionati. Oltre alla riduzione di 1 milione di metri cubi
in sede di Pat, nell’atto di indirizzo del Sindaco, si prevede che
in sede di redazione del Piano degli Intervento si apra un tavolo di
concertazione con i titolari di aree con capacità edificatori per
ottenere una riduzione dell’edificazione o il suo “trasferimento”
in zone da riqualificare. Dunque - conclude - l’atto di indirizzo
del Sindaco è una tappa importante di un percorso che porta
l’amministrazione ad ottenere l’arresto della cementificazione
del territorio”.
Domani alle 17, nel corso del consiglio comunale
verrà votato l’atto di indirizzo con cui si intende modificare il
Pat.
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