Alleghiamo una nota sul Piano Casa 3 da noi ampiamente trattato. Abbiamo inviato alla Regione Veneto, al Comune di Treviso ed ai nostri soci, il COMMENTARIO DEL COMMANTARIO, dove analizziamo alcuni dei principali articoli.
Chi desidera averlo, lo richieda a treviso@italianostra.org
Il Consiglio Comunale di
Treviso si appresta a deliberare in merito al cosidetto PIANO CASA 3,
una legge “derogatoria” con un impianto confuso, che ha provocato
benefici inconsistenti rispetto ai danni culturali che ha prodotto.
Uno dei principali
problemi del settore edilizio non è la difficoltà di poter
costruire (soprattutto in Veneto), ma la totale incertezza
amministrativa determinata da una normativa ordinaria che si
intreccia in modo permanente con norme derogatorie per di piu' estese
nel tempo per quasi un decennio.
In Italia, e soprattutto
nel Veneto, nulla è piu' “certo” perchè ci sono molti modi per
poter costruire: tutti modi confusi, dove è necessario ricercare il
codicillo o la deroga estesa che manda “a remengo” qualsiasi
tentativo di pianificazione ordinata e seria.
Il legislatore (e le
lobby che stupidamente spingono per simili norme) ha precese e serie
responsabilità, a cui i Comuni hanno il dovere di opporsi perchè la
gestione urbanistica del territorio è una potestà locale. Ma il
tema non dovrebbe restare solo una questione di potere, ma dovrebbe
invece lasciar trasparire un modello di gestione del territorio da
parte dei Comuni piu' virtuoso...
Invece, ha gioco facile,
l'assessore Zorzato a “chiuudere la bocca” ai Sindaci che no
cementificato con i loro PRG eccessivi il Veneto e disseminato di
area industriali il territorio solo per avere risorse (oneri
urbanizzazione).
Il problema non è
quindi questa particolare legge regionale, ma un insieme di azioni
che hanno reso il Veneto un territorio fragile (frane, inondazioni),
dove non si passa piu' con una strada e dove la campagna sparirà con
altri 30 anni di sviluppo come l'ultimo decennio.
E' triste dirlo, ma la
crisi è figlia di normative come queste, che danno risposte
(sbagliate) contingenti e nel breve periodo e non danno luogo a
quella politica di manutenzione diffusa, rigenerazione e
ristrutturazione del patrimonio esistente, che sarebbe utile.
Alleghiamo alla presente
nota, un “Commentario del Commentario” edito dal Corriere del
Veneto dove analizziamo la normativa punto per punto; non è un
lavoro completo, né perfetto perchè la nostra associazione ha solo
volontari e non studi professionali di alto livello per fare queste
osservazioni...
Precisiamo che la
situazione attuale è deprimente anche per il fatto che, un accordo
politico tra NCD e PD, ha disinnescato il ricorso alla Corte del
Governo, che è stato fatto per due questioni marginali.
La sostanza di questa
normativa è comunque per noi inaccettabile e dannosa, soprattutto
per il carattere di “deroga permanente” che porta nella normativa
urbanistica.
Un grave danno allo
sviluppo, anche se molti non lo capiscono
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