Avendo
avuto per anni il ruolo di portavoce del “Comitato per la viabilità
a Nord di Treviso” e con questa funzione la possibilità di
confrontarmi su questi temi con amministratori e tecnici dei vari
livelli istituzionali e locali, oltre ad aver svolto per lungo tempo
anche quello di responsabile nel sindacato confederale della
negoziazione con gli Enti Locali sui temi della programmazione
territoriale e sociale, mi permetto per questo di fare queste
riflessioni.
Nel
nostro territorio provinciale negli anni si è permesso uno sviluppo
urbanistico senza una vera e propria programmazione coordinata, che
tenesse conto delle conseguenze del consumo del territorio, della
vivibilità, della mobilità, del trasporto, del traffico, della
viabilità, ecc. ecc.
In
questi lunghi anni abbiamo avuto a Treviso una Amministrazione
Comunale guidata dalla Lega che non ha saputo dare a questa città
il ruolo di capoluogo di Provincia capace di coordinare e governare,
assieme agli altri enti, questo sviluppo.
Tre
anni fa le elezioni amministrative a Treviso hanno finalmente
permesso il cambio del quadro politico che ha governato
ininterrottamente per più di venti anni, creando molte aspettative,
pur nella consapevolezza del grande lavoro che si sarebbe dovuto fare
per recuperare il declino, le distorsioni, la mancata programmazione
di anni. Per fare questo era ed è quanto mai necessario il
coinvolgimento dei cittadini e dei vari attori sociali, per una
partecipazione attiva alle scelte amministrative.
Anche
sulla vicenda del 4° lotto negli anni si è dimostrata l'incapacità
di Regione, Venetostrade, Provincia, Comuni, ma soprattutto quello di
Treviso Capoluogo di Provincia, di sviluppare una programmazione
che tenesse conto complessivamente delle esigenze del territorio,
dello sviluppo di alcune aree, della mobilità e di alcune opere,
come la Pedemontana, di cui si sarebbe dovuto tener conto nella
pianificazione della viabilità.
Mi
sarei aspettato, da una nuova Amministrazione Comunale, come quella
di Treviso, un forte impulso ad una programmazione coordinata, in
particolare sui temi dello sviluppo del territorio e della viabilità.
Come
si può pensare di accettare un intervento come quello del 4° lotto,
molto parziale, senza una programmazione di soluzione completa di un
anello, magari allargato a nord, che permetterebbe una continuità
della Città con l'abitato dei comuni limitrofi a quello di Treviso?
Altro aspetto da tener in considerazione è la realizzazione della
Pedemontana e i relativi flussi di traffico che questa verrà a
creare. Per questo era importante far prendere coscienza di questo
tema anche agli altri Comuni interessati.
Non
si può accettare il ricatto politico, a partire da quello della
Regione, del suo Presidente, dall'Ente Operativo Venetostrade, dalla
Lega di Treviso, che sono i maggiori responsabili di questa mancata
programmazione coordinata.
Si pensi che un tracciato come quello
proposto a suo tempo dal “Comitato per la viabilità a nord di
Treviso”, avrebbe potuto rientrare nelle opere complementari della
Pedemontana.
Tutti
sappiamo che per il 4° lotto non c'è, come lo vuole Venetostrade e
anche TRT, una soluzione di tracciato, compatibile con il territorio;
sappiamo anche che non ci sono le risorse sufficienti, che questo
pezzo in più di tangenziale non risolve i problemi del traffico di
S.Giuseppe, che, anche se si decidesse questa soluzione, prima che si
possa realizzare tutto l'iter ed il reperimento delle risorse
necessarie, ci vorrebbero moltissimi anni per realizzare l'opera.
Mi
chiedo se chi interviene spesso su questo argomento del 4° lotto lo
fa con cognizione di causa o in modo strumentale.
Ai cittadini non si
può far credere che questo è un intervento fattibile, realizzabile
in breve tempo e risolutivo di tanti problemi del traffico di
Treviso, perché così non è, se si affronta la questione con
serietà, competenza e una seria programmazione di gestione del
territorio.
A
questa Amministrazione chiedo un grande coraggio e volontà ad
assumersi il ruolo di guida come Capoluogo e di impegnare i Comuni
limitrofi ad una vera programmazione condivisa, con una capacità di
governo vero del territorio.
Il confronto che è stato fatto finora
con gli altri Comuni mi sembra sia stato molto limitato, da questo
punto di vista.
Se
non si riesce a fare questo, l' Amministrazione rischierà di
navigare a vista, però subendo le conseguenze di molte tempeste che
continuamente si creeranno.
Giancarlo
Cavallin
Treviso,
17 agosto 215