"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

giovedì 18 giugno 2015

CHI VINCERÀ NELLA RESA DEI CONTI POST-ELETTORALE TRA LEGHISTI ED EX LEGHISTI?? SPERIAMO IL BUON SENSO!!


Parco NATURALE Regionale del Fiume SILE
Gruppo consigliare trasversale indipendente
Ambiente, Educazione, Tutela e Valorizzazione”
costituito a norma dell’art. 50 del Regolamento dell’Ente Parco giusta LR n. 8/91

COMUNICATO STAMPA


La resa dei conti post-elettorale tra leghisti è arrivata: si assiste a tutta una serie di dichiarazione tra il Presidente del Parco Torresan, e il consigliere Pettenà, già presidente del Parco, dimessosi da consigliere, per partecipare, senza successo, alle elezioni regionali.
Appare quanto meno squallido che quest'ultimo cerchi sponda in quei Consiglieri o in quei Sindaci che non condividevano, e non condividono, le azioni di questo Comitato Esecutivo del Parco che aveva una maggioranza, composta da Lega Nord e dal PDL, ora partito in disarmo e politicamente inesistente per cui i suoi referenti, rappresentano solo se stessi e piccoli interessi di bottega.
Oggi la gestione del Parco SILE è ancora più precaria (e secondo noi illegittima) del solito, venendo meno la certezza, denunciata dall’uscente direttore avv. Specchio, e da noi sottoposta alla Regione, della legittima presenza di due consiglieri, ora anche componenti dell’esecutivo, che risulterebbero nella loro nomina ”decaduti di diritto”.
Purtroppo assistiamo al “non pronunciamento” nel merito da parte degli organi preposti della Regione Veneto (ex Assessore Manzato e del Dirigente dott. Mauro Viti, responsabile della Sezione Parchi), probabilmente più preoccupati della disastrosa gestione dei progetti del Parco, che non della funzionalità del Parco stesso, nel rispetto delle finalità previste dalla Legge Regionale istitutiva del Parco del Sile, che impone tutela, conservazione e valorizzazione del territorio nel rispetto d’interventi compatibili, sostenibili e non la sua.... distruzione!!.
Citiamo alcuni esempi di progetti, che fanno inorridire, sia per il costo sia per i nefasti risultati degli interventi non rispettosi della biodiversità … e non perché i fondi fossero insufficienti, ma per interventi privi di logica o per mancanza di capacità gestionale della cosa pubblica.
Citiamo i più recenti:
  • Campo Resort a Quinto;
  • Le risorgive con la porta dell’acqua dove l’acqua non c’è più, compresa la pompa che doveva fungere da risorgiva delle acque;
  • mini variante al Piano ambientale per permettere il recupero (?) di una casa colonica, trasformandola in un centro di sviluppo o quant’altro, con 15.000 mc cubi di costruzione a ridosso del Sile a Bagaggiolo;
  • il ponte di sant’Angelo a Treviso ancora inagibile;
  • la triste storia dei Burci di Casier: c’erano i fondi ma l’esecutivo ha speso soldi per il progetto e proceduto all'appalto per poi accorgersi che i tempi erano troppo stretti e quindi ha rinunciato, affidandosi alla carità di una ditta privata, ottenuta dall’amministrazione locale di Casier;
  • la greenway dove la pista ciclabile da Treviso a Roncade ha ancora ponti ritenuti non collaudabili e con interventi poco rispettosi dell’ambiente soprattutto negli aspetti di tutela della biodiversità;
  • la scarsa manutenzione delle rive del Sile e/o di recupero dei rifiuti e delle erbe tagliate che bellamente continuano ad arrivare al porticciolo di Casier per la gioia del Sindaco Giuriati;
  • la perdita dell’unica zona igrofila della sua specie di biodiversità a Quarto d’Altino (ansa di San Michele Vecchio) non per mancanza di soldi (c'è un finanziamento di 70.000 € che non riusciranno ad usare..) ma per mancanza di decisione;
  • e per finire la chicca del finanziamento a “convegni di comodo” cioè su ordine dall'alto (cioè Regione Veneto) con il Parco del Sile che paga 39.999 € (cioè appena sotto il limite di soglia) per un convegno (TEDxRoncade) tenutosi a Cà Tron per un’unica giornata da una società privata; tra l’altro l'ente Parco Sile non era nemmeno citato nelle locandine e nessuno lo ha rappresentato perché nessuno sapeva!! Questo significa essere un ente STRUMENTALE della Regione Veneto??
Per ultimo ricordiamo la continua nomina, di sei mesi in sei mesi, di Direttori del Parco, imposti dalla Regione Veneto, che hanno caratteristiche inadatte, in quanto privi di titoli e di competenze come recita la normativa nazionale e regionale in materia con l’ovvia conseguenza di una gestione tecnica costosa e a dire poco fallimentare.
Nel merito della questione ci viene un dubbio che porremo presto al Magistrato contabile (Corte dei Conti): “Può la Regione nominare un direttore di un parco naturale, mediante un decreto del Presidente della Giunta, in spregio e senza tener conto della Legge Nazionale e della Legge Regionale con aggravio dei costi per le casse pubbliche?”
Detto questo siamo sempre più convinti che l'attuale Comitato Esecutivo deve prendere atto dei suoi fallimenti, presentandosi dimissionario al prossimo Consiglio dell'Ente Parco Sile, che si terrà a Piombino Dese (!!) il 24 giugno p.v..
Il “buon senso” imporrebbe al Consiglio dell'Ente Parco di trovare una sintesi in grado di eleggere un nuovo Comitato Esecutivo di Emergenza, capace di rapportarsi con la Regione Veneto e con i Comuni e soprattutto con i Cittadini, che percepiscono l'Ente Parco come un “nemico” , incapace, sprecone e dannoso.
Ci sarà questo scatto di orgoglio e buon senso? Temiamo proprio di no e non riusciremo a fine giugno ad avere un Parco che sappia coniugare legalità, tutela e valorizzazione, in quanto “bene comune”.
Noi però restiamo fermi su questa linea e chiediamo l'appoggio dei Sindaci e soprattutto dei Cittadini perché il SILE NON E' DELL'ENTE PARCO.

Treviso, 18 giugno 2015
per il gruppo
“Ambiente, Educazione, Tutela e Valorizzazione”
f.to Sergio Visotto
f.to Romeo Scarpa
f.to Raffaela Mulato
f.to Giuliano Carturan
f.to Fabio Cester

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