Parco
NATURALE Regionale del Fiume SILE
Gruppo
consigliare trasversale indipendente
“Ambiente,
Educazione, Tutela e Valorizzazione”
costituito
a norma dell’art.
50 del Regolamento dell’Ente Parco giusta LR n.
8/91
COMUNICATO
STAMPA
La
resa dei conti post-elettorale tra leghisti è arrivata: si assiste a
tutta una serie di dichiarazione tra il Presidente del Parco
Torresan, e il consigliere Pettenà, già presidente del Parco,
dimessosi da consigliere, per partecipare, senza successo, alle
elezioni regionali.
Appare
quanto meno squallido che quest'ultimo cerchi sponda in quei
Consiglieri o in quei Sindaci che non condividevano, e non
condividono, le azioni di questo Comitato Esecutivo del Parco che
aveva una maggioranza, composta da Lega Nord e dal PDL, ora partito
in disarmo e politicamente inesistente per cui i suoi referenti,
rappresentano solo se stessi e piccoli interessi di bottega.
Oggi
la gestione del Parco SILE è ancora più precaria (e secondo noi
illegittima) del solito, venendo meno la certezza, denunciata
dall’uscente direttore avv. Specchio, e da noi sottoposta alla
Regione, della legittima presenza di due consiglieri, ora anche
componenti dell’esecutivo, che risulterebbero nella loro nomina
”decaduti di diritto”.
Purtroppo
assistiamo al “non
pronunciamento” nel merito da
parte degli organi preposti della Regione Veneto (ex Assessore
Manzato e del Dirigente dott. Mauro Viti, responsabile della Sezione
Parchi), probabilmente più preoccupati della disastrosa gestione dei
progetti del Parco, che non della funzionalità del Parco stesso, nel
rispetto delle finalità previste dalla Legge Regionale istitutiva
del Parco del Sile, che impone tutela, conservazione e valorizzazione
del territorio nel rispetto d’interventi compatibili, sostenibili e
non la sua.... distruzione!!.
Citiamo
alcuni esempi di progetti, che fanno inorridire, sia per il costo sia
per i nefasti risultati degli interventi non rispettosi della
biodiversità … e non perché i fondi fossero insufficienti, ma per
interventi privi di logica o per mancanza di capacità gestionale
della cosa pubblica.
Citiamo i più
recenti:
- Campo Resort a Quinto;
- Le risorgive con la porta dell’acqua dove l’acqua non c’è più, compresa la pompa che doveva fungere da risorgiva delle acque;
- mini variante al Piano ambientale per permettere il recupero (?) di una casa colonica, trasformandola in un centro di sviluppo o quant’altro, con 15.000 mc cubi di costruzione a ridosso del Sile a Bagaggiolo;
- il ponte di sant’Angelo a Treviso ancora inagibile;
- la triste storia dei Burci di Casier: c’erano i fondi ma l’esecutivo ha speso soldi per il progetto e proceduto all'appalto per poi accorgersi che i tempi erano troppo stretti e quindi ha rinunciato, affidandosi alla carità di una ditta privata, ottenuta dall’amministrazione locale di Casier;
- la greenway dove la pista ciclabile da Treviso a Roncade ha ancora ponti ritenuti non collaudabili e con interventi poco rispettosi dell’ambiente soprattutto negli aspetti di tutela della biodiversità;
- la scarsa manutenzione delle rive del Sile e/o di recupero dei rifiuti e delle erbe tagliate che bellamente continuano ad arrivare al porticciolo di Casier per la gioia del Sindaco Giuriati;
- e per finire la chicca del finanziamento a “convegni di comodo” cioè su ordine dall'alto (cioè Regione Veneto) con il Parco del Sile che paga 39.999 € (cioè appena sotto il limite di soglia) per un convegno (TEDxRoncade) tenutosi a Cà Tron per un’unica giornata da una società privata; tra l’altro l'ente Parco Sile non era nemmeno citato nelle locandine e nessuno lo ha rappresentato perché nessuno sapeva!! Questo significa essere un ente STRUMENTALE della Regione Veneto??
Per
ultimo ricordiamo la continua nomina, di sei mesi in sei mesi, di
Direttori del Parco, imposti dalla Regione Veneto, che hanno
caratteristiche inadatte, in quanto privi di titoli e di competenze
come recita la normativa nazionale e regionale in materia con l’ovvia
conseguenza di una gestione tecnica costosa e a dire poco
fallimentare.
Nel
merito della questione ci viene un dubbio che porremo presto al
Magistrato contabile (Corte dei Conti): “Può la Regione nominare
un direttore di un parco naturale, mediante un decreto del Presidente
della Giunta, in spregio e senza tener conto della Legge Nazionale e
della Legge Regionale con aggravio dei costi per le casse pubbliche?”
Detto
questo siamo sempre più convinti che l'attuale Comitato Esecutivo
deve prendere atto dei suoi fallimenti, presentandosi dimissionario
al prossimo Consiglio dell'Ente Parco Sile, che si terrà a Piombino
Dese (!!) il 24 giugno p.v..
Il
“buon senso” imporrebbe al Consiglio dell'Ente Parco di trovare
una sintesi in grado di eleggere un nuovo Comitato Esecutivo di
Emergenza, capace di rapportarsi con la Regione Veneto e con i
Comuni e soprattutto con i Cittadini, che percepiscono l'Ente Parco
come un “nemico” , incapace, sprecone e dannoso.
Ci
sarà questo scatto di orgoglio e buon senso? Temiamo proprio di no e
non riusciremo a fine giugno ad avere un Parco che sappia coniugare
legalità, tutela e valorizzazione, in quanto “bene comune”.
Noi
però restiamo fermi su questa linea e chiediamo l'appoggio dei
Sindaci e soprattutto dei Cittadini perché il SILE NON E' DELL'ENTE
PARCO.
Treviso,
18 giugno 2015
per
il gruppo
“Ambiente,
Educazione, Tutela e Valorizzazione”
f.to
Sergio Visotto
f.to
Romeo Scarpa
f.to
Raffaela Mulato
f.to
Giuliano Carturan
f.to
Fabio Cester
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti di contenuto ritenuto "inadatto" saranno eliminati..