"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

venerdì 26 giugno 2015

EXPOVENICE: IL NULLA FATTO CAPANNONE...

tavoli vuoti

tavolini da bar a gogo

vergogna wwf
arrivo a piedi...

caponera biglietteria

legno e metallo: la vecchia modernità?

mercatino dei poareti


Non avevo mai detto nulla sul padiglione dell'architetto De Lucchi, eretto in quel territorio di nessuno che è la zona del Vega, perché non l'avevo visto, né avevo visto cosa si era insediato nella struttura.
Un convegno sul dissesto idrogeologico e sui contratti di fiume mi ha dato il pretesto per andare a vedere e sentire e devo dire che era molto meglio se non vedevo nulla.
Il padiglione si presenta essenziale nella sua concezione con un rivestimento in legno a mitigare la lamierona bianca e strutture in metallo a proteggere ingressi tipo “caponera”.

La sensazione è di avere a che fare con un “non luogo” atterrato in quel luogo per opera dei marziani e riempito con un po' di cianfrusaglie varie nella speranza vana di attirare chissachi.

L'accesso per chi arriva in bus da Venezia è lunare visto che scendi nella zona di via Righi, visto che non si sa se esiste la fermata Acquae; poi cammini lungo una strada a due corsie dove sfrecciano con un binario morto ed una staccionata provvisionale.
Trovi anche una coppia asiatica che chiede informazioni su come si fa a parcheggiare con le macchinette smart perché tutto è scritto in italiano e la segnalataci è, a dir poco, caotica.

Vai alla biglietteria per l'accredito (non penserete mica che io paghi per vedere 'sta roba!) ed un poveretto, solo, cerca di passare il tempo, visto che turisti paganti credo siano meno di 100 al giorno compresi quelli gratuiti.

L'accesso è un tunnel con specchi e rumori, che credo dovrebbero richiamare il mare, ma hanno solo l'effetto di farti camminare veloce per uscire ed arrivare al suk.
Anzi, mi scuso con gli arabi: il suk ha tutta un'altra dignità, un altro sapore....

Qui siamo al delirio del nulla con un'accozzaglia di stand misti a postazioni propagandistiche dove ho visto una betoniera, pesci morenti in vaschette della miseria, un cason in paglia, un finto Colosseo, due cinesi tristi, delle tartarughe del WWF abbandonate anche dal WWF, macchinette da caffè in esposizione ed una propaganda delle terme di Bibione.

Ma chi crediamo di abbindolare con simili patacche??

La sala convegni era in mezzo a tale caos con un impianto di raffrescamento da denuncia per rumorosità e taratura...
Quando è iniziato un altro incontro a lato, i livelli sonori interferivano: una sofferenza!

Mi sono perso il coffee break perché c'era un'unica cassa con una fila di convegnisti in attesa e non ho mangiato lì perché c'erano preparati molto strani.

Fuori c'era un sole splendido, un'aria quasi limpida rispetto alla temperatura demenziale interna.
l'eccellenza del caffè...
Marghera mi sembrava quasi bella: che sia questo l'intento di EXPOVENICE?

1 commento:

  1. grazie Romeo: puntuale e adeguatamente caustico. Situazione ben descritta. Sono sicura che il tuo resoconto é credibile. Grazie!

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