giovedì 23 novembre 2017
CHI CONTROLLA IL BOITE E SOPRATTUTTO DOVE??
Sulla questione del torrente Boite abbiamo ricevuto una cortese, ma pilatesca, risposta dalla Provincia di Belluno che ha preso atto che ENEL PRODUZIONE SpA "ha tutte le autorizzazioni"...
Il monitoraggio lo hanno fatto sul Piave a Perarolo (!!) mentre la nostra denuncia è per la situazione del Boite cioè per un tratto di 8 chilometi che è stato asfaltato dai fanghi della diga di Valle di Cadore...
CONTINUIAMO A CHIEDERE PER CAPIRE SE FARE DANNO AD UN TORRENTE SIGNIFICA SOLO UCCIDERE I PESCI...
Il monitoraggio lo hanno fatto sul Piave a Perarolo (!!) mentre la nostra denuncia è per la situazione del Boite cioè per un tratto di 8 chilometi che è stato asfaltato dai fanghi della diga di Valle di Cadore...
CONTINUIAMO A CHIEDERE PER CAPIRE SE FARE DANNO AD UN TORRENTE SIGNIFICA SOLO UCCIDERE I PESCI...
mercoledì 22 novembre 2017
PONTE PRIULA: SUSEGANA SA TUTTO E NON VUOLE CONFRONTI
Egr.
Sig. Sindaco di SUSEGANA
prendiamo
atto che non intende avere un confronto sulla questione dei lavori
del Ponte della Priula e ce ne rammarichiamo perchè poteva essere
l'occasione per parlare in modo costruttivo al di là degli slogan o
degli aut-aut.
In
un articolo del 22 novembre del Gazzettino apprendiamo che il Comune
di Susegana ha presentato 4 pagine di osservazioni al progetto e con
la presente facciamo richiesta di accesso atti per poter avere copia
di tali osservazioni e delle eventuali risposte di ANAS o delle
Regione Veneto.
Se
i Comuni della zona avessero fatto maggior informazione e propaganda
su questo progetto, si sareebro potute unire le forze o avvisare ANAS
che la zona del Piave è tutelata a livello archeologico ed
ambientale, cosa che pare non essere nota né alla Regione Veneto, né
all'ANAS..
Si
attende riscontro per la richiesta di accesso agli atti e si porgono
distinti
saluti
martedì 21 novembre 2017
BOITE? TUTTO SOTTO CONTROLLO ED A NORMA DI LEGGE (PER ENEL)
Avevamo denunciato che i lavori ENEL avevano provocato danni al torrente Boite per lo sversamento dei fanghi lungo tutto il corso, ma è "tutto a norma di legge e non ci sono danni..." dicono i monitoraggi pagati da ENEL.
La storia dell'oste che dice che il suo vino è buono continua.... con la complicità dei bacini di pesca 3 e 4 di Belluno
La storia dell'oste che dice che il suo vino è buono continua.... con la complicità dei bacini di pesca 3 e 4 di Belluno
mercoledì 15 novembre 2017
APPELLO EX PATTINODROMO “FERMATEVI, NON FATE DANNI! (E RISPARMIATE..)”
La
nostra contrarietà ai parcheggi interrati in zona di risorgiva non è
nuova, ma la nostra contrarietà al parcheggio interrato nell'area
dell'ex pattinodromo viene da molto lontano, quando quel sito era
nell'interesse di Fondazione Cassamarca, che venne allora fermata da
una Soprintendenza Archeologica di diverso peso e caratura.
La
questione con Parcheggi Italia è sospesa da circa un decennio e
quindi appare inutile fare il medesimo errore fatto dalla Giunta
Gobbo e siglare un accordo in periodo pre-elettorale con il fondato
rischio che la prossima Amministrazione si trovi a voler ridiscutere
l'intera questione.
Allora
il Sindaco Gobbo firmò un contratto per 10 milioni di euro,
nonostante tutte le perplessità che erano state sollevate
sull'opportunità e fattibilità del progetto, ed il Comune di
Treviso ha ereditato una potenziale penale, che sarebbe stato
opportuno mettere in capo ai precedenti Amministratori.
Perchè
ora, a sei mesi dalle elezioni comunali, si pretende di risolvere un
problema che non ha alcuna urgenza e mette a rischio, in modo
irreversibile, l'area archeologica che esiste sotto l'attuale
parcheggio?
E'
questa l'azione di coinvolgimento e partecipazione che animava la
Coalizione Treviso Bene Comune?
Vi
chiediamo di fermarVi e di dare a PARCHEGGI ITALIA il solo parcheggio
di superficie così com'è oggi con qualche minimo intervento e di
darglielo a pagamento, visto che, si dice che sono stati reperiti
altrove i posti gratuiti.
Non è più semplice, meno impattante e più conveniente?
Con
questa semplice decisione si avrebbero vari vantaggi:
- si darebbe una dimostrazione di rispetto per le Mura, che non solo la parte emergente in mattoni, ma sono un sistema complesso, come dovrebbe aver imparato la Giunta, visto che hanno festeggiato il 500° anniversario dell'opera progettata da Frà Giocondo;
- si darebbe una prima risposta semplice, pronta cassa e con risparmio di circa 2,6 milioni di euro a Parcheggi Italia;
- si potrebbe realmente far partecipare la cittadinanza alle scelte ponendo la questione di questo parcheggio interrato come tema di campagna elettorale.
L'assessore
Tazzer nel convegno finale sul futuro delle Mura di sabato 11-11-2017
ha detto che lo scopo del parcheggio interrato con vetro sul muro di
controscarpa, è di “togliere i lamieroni di fronte alla cinta
murarie, creando una bellissima area verde...”.
Ha
solo dimenticato di dire che quell'area verde è assediata da 40mila
auto al giorno, che girano attorno alla cinta muraria per effetto del
PUT leghista e che sotto quel suolo c'è la storia della città del
XVI secolo, che si vorrebbe “valorizzare” nella Treviso (forse)
Capitale della Cultura 2020...
Un
prato in mezzo ad un autodromo vale la distruzione per sempre
dell'area archeologica?
Dubitiamo
fortemente in un ripensamento dell'attuale maggioranza, ma la
speranza è l'ultima a morire...
p.
la sezione di Treviso
il
presidente
Romeo
Scarpa
VARIANTE NTA per Parcheggio Cantarane. Proposta iter diverso.
Dopo aver partecipato alla Conferenza di Servizi indetta dal Comune di Treviso per la variante in questione, abbiamo discusso e riflettuto e riteniamo che:
- non sia opportuno introdurre la modifica proposta alle NTA in quanto in tale modo si altera in modo sostanziale lo spirito della tutela in centro storico, che prevede il divieto di “nuove costruzioni”;
- per realizzare l'obiettivo dell'Amministrazione del parcheggio Cantarane è sufficiente che il progetto specifico venga portato in Consiglio Comunale con un permesso di costruire in deroga per “pubblico interesse” ai sensi della normativa nazionale già esistente (art.14 DPR 380/2001)
Non
sussiste pertanto, a nostro avviso, salvo che non ci siano altre e
diverse motivazioni per nuove costruzioni di opere pubbliche di cui
non siamo a conoscenza, la necessità di fare una modifica generale
ed incondizionata al divieto di “nuove costruzioni” in centro
storico.
Chiediamo
pertanto che la proposta di variante sia ritirata, assumendo l'iter
amministrativo derogatorio specifico per il singolo progetto.
sabato 11 novembre 2017
VERBALE DIRETTIVO 10 NOVEMBRE 2017
Presenti: Bizzotto,
Bresolin, Stancari, Lorenzoni, Zotti, Pantaleoni, Pattaro,
Zandigiacomi, Cagnato, Meneghel, Coletti, Scarpa, Tiveron, De Polo
Assenti giustificati:
Costanzo, Zanivan, Imbò
1. SUPERSTRADA
PEDEMONTANA
La questione della SPV sta
arrivando al momento cruciale perchè tra poco si dovrebbe capire se
c'è davvero il closing finanziario, che ieri il Corriere dava per
fatto mentre da altre fonti appare non così certo. La data finale è
fine gennaio.
Ho incontrato il Sindaco
di Riese per la questione della casa con vincolo di protezione
impattata dalla strada in variante senza che il Comune lo sapesse; ho
espresso al Sindaco che la nostra segnalazione è volta a far capire
che i Sindaci devono sapere cosa succede e devono fare procedure
regolari. Il Sindaco ed il tecnico comunale hanno spiegato i problemi
specifici di quella costruzione e hanno detto che faranno la variante
per togliere il grado di protezione. Segnalato che un gruppo locale
sta facendo una ricerca fotografica sull'impatto della strada sul
territorio che presenterà a gennaio ed l'Amministrazione è
disponibile a fare incontro pubblico.
Il Comitato NO Pedemontana
di Treviso presenterà esposto alla Procura di Vicenza, che firmerò
come presidente di Italia Nostra Treviso, inviandolo anche alla
sezione di Vicenza.
Il Comitato No Pedemontana
di Treviso prevede una manifestazione per il 18-11 in zona vicentina
per la questione della frana sul torrente Poscola a cui tutti sono
invitati a partecipare.
Rispetto al convegno del
20-10 e alla successiva riunione delle associazioni del 21-10, si è
rilevata una totale assenza di riscontro stampa ed una scarsa
partecipazione; personalmente ritengo che ciò dipenda dalla
concomitanza del referendum e dall'azione del CSO Django contro la
Lega che ha “oscurato” tutte le altre questioni.
Su tale argomento non ho
visto, né sentito nessuna autocritica del Comitato. Come
associazione ha deplorato tale azione e le successive polemiche con
il COVEPA, che viene sempre più visto come un “nemico”.
Tale situazione deriva da
rancori antichi che risalgono addirittura alle azioni contro la base
Nato del Dal Molin! Ovviamente ritengo che questo modo settario di
lavorare non faciliti l'obiettivo di ostacolare il mega progetto ma
faccia perdere energie.
Su sollecitazione di don
Albino Bizzotto (Beati Costruttori di Pace) siamo disponibili a
tentare di chiarire una volta per sempre tali questioni, ma non sono
certo che i “contendenti” abbiano la volontà di farlo. Vedremo..
Ho fatto presente che
Evelino Signori ha trovato accordo per l'esproprio con SIS e questo
ha suscitato commenti, che ritengo meritino un chiarimento da parte
di Evelino, tanto per far capire la sua posizione nei confronti del
Comitato No Pedemontana.
Proseguiremo nella
partecipazione ai lavori del Comitato No Pedemontana nella speranza
che ci sia più attenzione a contrastare i veri “nemici”,
piuttosto che chi, come il COVEPA, ha medesime finalità con altre
strategie, sperando che questo non sia interpretato come …
tradimento.
Personalmente chiedo
che ci sia qualche altro referente di ITALIA NOSTRA Treviso che
partecipi alle riunioni del Comitato No Pedemontana.
2.
PONTE DELLA PRIULA
Fatta conferenza a
Maserada con Comitato Imprenditori Veneti con presenza di circa 30
persone e sindaco di Pieve.
I lavori sono stati
sospesi da ANAS per gravi carenza amministrative (manca
autorizzazione su viabilità provvisoria in alveo) e mancava tutela
archelogica.
Abbiamo chiesto alla
Sopritendenza di rivedere il progetto approvato perchè altera in
modo sostanziale lo schema statico del monumento.
Abbiamo chiesto alla
Regione Veneto di partecipare alla conferenza di servizi che sarà
convocata per approvare la viabilità provvisoria.
3.
INCENTIVI ALLA MINICENTRALI IDROELETTRICHE
Il Comitato Acqua Bene
Comune Belluno e Pescatori Bacino 8 hanno fatto manifestazione per
ottenere una presa di posizione del PD bellunese. Appoggiamo tale
richiesta e la presenteremo anche al PD trevigiano.
Ottenuto incontro con
sottosegretario a Roma.
4.
BOSCO IN VIA PALUDETTI
La giunta ha approvato la
proposta di ITALIA NOSTRA + MASCI per gestire l'area dove l Comune da
PAES ha previsto di piantare 3.000 alberi.
Fatto sopralluogo anche
con MASCI e prof. Albertini che collaborerà con scuola geometri di
Mirano e preso atto che c'è una situazione tipo... Mato Grosso con
rovi fino alla sede ferroviaria.
Si cercherà di fare un
primo intervento con macchinario per creare degli accessi che ora
sono praticamente impossibili.
Sottolineato che anche il
rovo è un habitat da conservare, ma sembra che iì non manchi....
- da individuare chi è interessato a seguire il progetto
5.
PROGETTO ADOTTA UN FIUME (MUSONELLO)
Letto
aggiornamento di Felice Campagnaro che segnala che l'appalto procede,
purchè ITALIA NOSTRA Treviso … stia lontana.
L'importante
è che l'obiettivo proceda.
Nulla
di nuovo sulla questione degli espropri.
6.
CONTRATTO DI FIUME MELMA-NERBON E FORUM AMBIENTE
Presente ing. Pattaro che
spiega il senso e lo scopo del “contratto di fiume” sui cui
potremo fare serata specifica se di interesse di un gruppo.
Relativamente il CdF Melma
Nerbon partecipano Silea, Roncade, Villorba e forse Treviso; ing.
Pattaro incontrerà delegato assessore spera di avere assenso alla
partecipazione che comporta 3000 euro di costo (che ha detto non
esserci per il 2017 noonstante i 25 milioni di euro che si
riceveranno da SAVE!).
Il giorno 16-11 si riunirà
il Forum Ambiente che l'assessore ha dato per “defunto” in una
riunione a Roncade.
Si preparerà un sollecito
sia per ricordare che il forum Ambiente ha chiesto impegno su una
serie di azioni relative agli affluenti del Sile sia per la
partecipazione al Cdf Melma-Nerbon che così potrebbe essere ampliato
a Limbraga e Storga.
Meneghel e Pattaro
spiegano che Genio Civile impiegherà 200mila euro per scavare per
40-50cm circa 200m del Limbraga, in modo da portarlo alla quota
minima quota piezometrica rilevata l'anno scorso dagli anni '70.
7.
PIANO INTERVENTI: VARIANTE CANTARANE
Cagnato ha partecipato
all'incontro con Tazzer e resp. Urbanistica per vedere la variante
alle NTA che verrà adottata nel prossimo CC per consentire “nuove
edificazioni in centro storico per opere pubbliche”.
Rilevato che una simile
norma potrebbe essere usata in modo molto arbitrario.
Si faranno osservazioni in
sede di procedimento.
8.
MURA E PARCHEGGI
In data 11-11 c'è un
convegno per il 500° anniversario delle Mura con partecipazione
anche di urbanisti come Di Benedetto.
Ieri è stato presentato
il progetto per il progetto interrato in zona Pattinodromo che altera
in modo irreversibile il sistema Mura!
Si decide di prendere
posizione contro l'opera prevista (vedi comunicato stampa)
9.
CONVEGNO SU VALORI E POLITICA
Si contatterà Fondazione
Benetton per organizzare un incontro sui “valori e la politica”
partendo dall'enciclica papale e dalla Costituzione con il prof.
Giuseppe Fornari.
Possibile partecipazione
anche del prof. Settis (da verificare).
10.
SCUOLE ELEMENTARI “VOLTA”
Mercoledì 15-11 si farà
sopralluogo per vedere la struttura della scuola “Volta” da
destinare a spazi sociali; non è ancora chiaro come intenda
procedere il Comune (restauro diretto, bando...)
11. CORSO FORMAZIONE
“SCOPERTA GESTIONE E CONSERVAZIONE PAESAGGI TERRAZZATI e MOSTRA
Dal 12-1-2018 a marzo 2018
ci sarà un corso di ITALIA NOSTRA Veneto sull'argomento. Segue
programma per chi è interessato.
La sezione di Treviso
pagherà la quota di iscrizione al corso auspicando la partecipazione
di alcune persone.
La Regione Veneto ha
finanziato una mostra sui paesaggi terrazzati che chiederemo di
portare a Treviso in sede opportuna; MASCI disponibili per eventuale
assistenza.
12.
VISITA MUSEO ALTINO
Rinviata ad una prima
domenica del mese. Da organizzare
- CENA PRE-NATALIZIA?
Forlani
per LBT ha proposto di fare un serata conviviale a Cendon di Silea in
struttura parrocchiale prima di Natale. Si tratta di un evento che
usualmente era da loro organizzato, ma quest'anno non si farebbe per
problemi personali di Corrado.
Io
ho dato la mia adesione, ma vorrei che ci fosse un'adesione più
ampia anche nell'organizzazione in modo da fare un momento di
incontro tra persone di varie associazioni che a vario titolo
collaborano sul territorio.
Io
propongo venerdì 15-12 o sabato 16-12, ma attendo adesioni singole o
di gruppo prima di rendere tale incontro effettivo.
PARCHEGGI ITALIA E MURA DI TREVISO: PEZO EL TACON DEL SBREGO...
La
vicenda di PARCHEGGI ITALIA sta ancora producendo gravi danni e tutto
dipende dalla insufficiente capacità della Pubblica Amministrazione
di far valere le sue ragioni di fronte ad errori macroscopici di
scelta.
Ricapitoliamo
brevemente la vicenda:
- molti anni fa Parcheggi Italia propone un parcheggio con tre piani interrati in centro storico (piazza Vittoria) approvato dalla giunta leghista del Sindaco Gobbo con protervia fino alla firma del contratto d'appalto, nonostante fosse chiaro che era illogico ed impossibile realizzarlo in quel sito ed in quel modo;
- la Giunta Manildo prende in carico tale questione ed invece di chiedere la rescissione del contratto con l'inevitabile contenzioso, sceglie di andare ad una trattativa con questo privato, che sembra sempre più una società che si occupa di far affari sulle spalle dei cittadini più che un partner privato per risolvere problemi. La potenziale penale era allora di 800mila euro, che sarebbe stata oggetto di contenzioso civile, che tutti sappiamo non è certo una via semplice...
- Oltre a questo, politicamente, sarebbe stato importante definire un principio per cui l'amministratore che firma contratti di questo tipo ne deve rispondere, anche a livello patrimoniale come “danno erariale”; altrimenti si alimenta la sensazione che ogni politico “protegga” il suo omologo, anche se di schieramento diverso. Recedere da questo vincolo imposto dai leghisti sarebbe stato un elemento di chiarezza, anche in caso di soccombenza nel giudizio civile.
- Oggi apprendiamo che il Comune di Treviso pagherà 2,6milioni di euro alla società di Trento per una soluzione alternativa e quindi appare che l'impegno del nostro Sindaco Avvocato ha portato a triplicare i soldi da dare a Parcheggi Italia!!
Tutto
questo discorso economico è però il minore dei mali, visto che i
soldi arrivano “gratis” dalla vendita delle quote in
SAVE-AERTRE....
Il
peggio in senso assoluto è che viene localizzato un parcheggio
interrato proprio nell'unica zona dove potrebbe essere recuperata
l'integrità delle Mura Trevigiane (ex Pattinodromo) e questo
“successo” lo si propaganda proprio nel 500° anniversario della
nostra cinta muraria.
Già
Fondazione Cassamarca, nel secolo scorso, aveva tentato di fare un
interrato in quella zona incontrando problemi autorizzativi con la
Soprintendenza e pratici per la presenza della falda, che fecero
abortire quel progetto.
Perchè
torniamo ancora su questa tipologia di parcheggio proprio in quella
zona?
Perchè
non siamo in grado di andare oltre, nemmeno con un'Amministrazione
che, a
parole,
si propone di valorizzare il nostro contesto storico e le Mura di Frà
Giocondo?
Il
nostro giudizio è che tutte le forze politiche trevigiane manchino
di “coraggio ed idee” per valutare una diversa mobilità, che
esca dal vincolo “autocentrico”, definito dall'autodromo del PUT
e dall'assenza di una mobilità pubblica di sistema per un piccolo
centro storico come Treviso.
Pochi
interventi di parcheggi scambiatori fuori terra in posizioni
strategiche (Foro Boario, area stazione, ex Consorzio Agrario) e
collegamenti gratuiti con bus elettrici circolari e frequenti
garantirebbero un analogo servizio.
Chi
paga i bus elettrici gratuiti? Coloro che vogliono continuare a
parcheggiare in centro a Treviso...
La
soluzione dell'ex Pattindromo interrato con un prato verde a raso è
una scemenza
architettonica di portata galattica
per vari motivi:
- crea un pregiudizio grave alla valorizzazione delle Mura, proprio nel momento in cui l'Unesco ha sancito che uno degli elementi è quello di garantire la conservazione del “sistema Mura”, che non sono solo i mattoni che emergono, ma anche tutto il sistema che nel tempo è stato occultato e che associazioni benemerite come Treviso Sotterranea stanno riportando in luce con grande soddisfazione dei cittadini; in questo caso tutto il “sistema” viene distrutto in modo irrecuperabile! Ottima valorizzazione..
- il piano interrato lascerà “in vista” la controscarpa delle Mura con una fantasiosa parete vetrata che è destinata ad essere una schifezza a livello di gestione, oltre ad essere un problema per il contenimento della falda;
- si perpetua l'afflusso di auto in una zona già fortemente critica per il traffico con accessi ed ucita dal parcheggio interrato, per cui nulla migliorerà rispetto ad oggi. Si consolida in modo sostanziale un sistema che già sopporto 40mila auto al giorno attorno alle Mura.
Questo
ci porta ad essere CONTRARI
a quest'opera in senso assoluto e la contrasteremo in tutte le sedI
ed in tutti i modi perchè illogica ed irrazionale, oltre che molto
dispendiosa a livello economico.
Attendiamo
di sapere quali forze politiche appoggeranno tale opera, oltre a
quelle che la promuovono, per vedere se siamo i soli a pensare che
non è in questo modo che si valorizzano Treviso e le Mura di Frà
Giocondo nel loro 500° anniversario.
p.
la sezione di Treviso
il
presidente
Romeo
Scarpa
domenica 5 novembre 2017
CONVOCAZIONE DIRETTIVO VENERDII' 10-11-2017 ore 20
Si convoca il direttivo della sezione di ITALIA NOSTRA TREVISO pe
venerdì 10-11-2017 alle ore 20 con il seguente Ordine del Giorno:
1) situazione SPV Pedemontana e partecipazione a Comitato No Pedemontana
2) Ponte della Priula e PIave: attività svolte ed iniziative
3) Bosco da piantare in via Paludetti: predisposizione progetto con MASCI
4) Parco della Storga: analisi situazione dopo intervento forestali ed iniziative future
5) Progetto Adotta un Fiume: aggiornamenti
6) Contratto di Fiume: incontro da programmare, informazioni da reperire per futuro intervento su Limbraga e nomina delegati per Cdf Melma-Muson; note ass. Franchin su "scioglimento" del Forum Ambiente
7) Piano degli Interventi Comune di Treviso: aggiornamenti su riunione
8) Mura di Treviso e parcheggi
9) "movimenti" politica trevigiana e posizione associazione; preparazione incontro sui valori della politica per febbraio 2018
10) incontro su politica culturale (Rodin e oltre)
10) visita a Museo di Altino o marcia sul Cansiglio per 12-11
11) Cena pre-natalizia a San Elena di Silea con MASCI e LBT
PARTECIPATE NUMEROSI
DIRETTIVO (coem sempre aperto a soci e amici)
p.ITALIA NOSTRA TREVISO
il presidente Romeo Scarpa
venerdì 3 novembre 2017
PONTE PRIULA CROLLA?
Sul Ponte della Priula adesso arrivano gli allarmi degli ingegneri che parlano di "rischio gravissimo" e di "atto quasi criminale" a carico di chi vuole fermare questi lavori??
Crediamo che in primis si debbano rispettare le regole ed se è necessario avere un'autorizzazione per la viabilità provvisoria questo non sia un capriccio come sembra pensare il Sindaco di Susegana...
Forse a Susegana non si rispettano le leggi??
Quanto ai problemi sulla struttura in calcestruzzo armato del ponte, è vero che esistono, ma non sono così gravi, anche perchè solo pochi anni fa è (dovrebbe) essere stato fatto un lavoro per restaurare proprio tali problemi. Lavoro fatto coi piedi? Stucco e pittura??
Se il Sindaco o Anas o la Regione pensano che il ponte possa crollare che lo dicano e lo dimostrino con una perizia statica e non con una serie di foto.
Il ponte è un MONUMENTO e va trattato come tale, altrimenti lo si dica e si demolisca, evitando di fare dichiarazioni a vanvera.
Crediamo che in primis si debbano rispettare le regole ed se è necessario avere un'autorizzazione per la viabilità provvisoria questo non sia un capriccio come sembra pensare il Sindaco di Susegana...
Forse a Susegana non si rispettano le leggi??
Quanto ai problemi sulla struttura in calcestruzzo armato del ponte, è vero che esistono, ma non sono così gravi, anche perchè solo pochi anni fa è (dovrebbe) essere stato fatto un lavoro per restaurare proprio tali problemi. Lavoro fatto coi piedi? Stucco e pittura??
Se il Sindaco o Anas o la Regione pensano che il ponte possa crollare che lo dicano e lo dimostrino con una perizia statica e non con una serie di foto.
Il ponte è un MONUMENTO e va trattato come tale, altrimenti lo si dica e si demolisca, evitando di fare dichiarazioni a vanvera.
BUCHI NERI VIABILITA' O INCAPACITA' DI PENSARE?
Il servizio odierno della Tribuna di Treviso dell'amico Passerini fa la storia di una serie di fallimenti che sono emblematici nella regione che vuole essere "autonoma": TERRAGLIO EST e IV LOTTO DELLA TANGENZIALE DI TREVISO, ma in realtà non mette l'accento sul vero problema:
CHE SVILUPPO VOGLIAMO DARE
A QUESTA "GRANDE TREVISO"?
Le questioni sono talmente vecchie che pochi si ricordano veramente l'iter di tutto e dimenticano occasioni perse, soldi buttati in progettazioni ridicole e dispetti partitici.
Su questo tema non è da salvare nè la Lega (non più Nord) nè la coalizione di Centrosinistra, che ha atteso di prendere i voti dei comitati nel 2013 per poi dichiararsi a favore del pessimo 4 lotto, che ricordiamo collega in pratica solo due supermercati e costa ben più di 54 milioni visto che il quadro economico completo ammonta a 80 milioni di euro.
Il Terraglio est ha visto completato, dopo molte pantomime con Terna e Veneto Strade, un primo stralcio che dà sfogo ad una delle tre zone industriali di Casier (volute dall'allora sindaca Marzullo, ai tempi in cui si faceva cassa con gli oneri di urbanizzazione) ed ora Dosson deve difensdersi dal traffico mentre Sant'Antonino teme l'arrivo delle ruspe!
Parlare di tunnel in zona di risorgive significa non aver capito nulla e fantasticare come pure parlare di 4 lotto che si ferma in Feltrina....
Sarà bene che i partiti locali prendano posizione seriamente sulla questione (prima delle prossime elezioni comunali) perchè siccome pare che siamo solo noi e pochi comitati ad essere contrari a questo sviluppo asfaltistico, ci chiediamo come mai siamo al palo da così tanti anni??
Parlare di inquinamento atmosferico e di tutela della salute e poi promuovere ampliamento aeroporto, tangenziali inutili e raddoppi di Terraglio è una politica obsoleta, buona per qualche elettore di San Giuseppe e per il borgomastro di Casier... E' politica della mobilità nuova??
DAI, NON SCHERZATE E MEDITATE SUL FATTO CHE SI SONO RISPARMIATI 120 MILIONI DI EURO, che non essendo il bilancio regionale roseo possono essere usati da altre parti.
Se fallirà anche la PEDEMONTANA (come è probabile visto che il closing è un miraggio..) forse si potrà discutere veramente di come investire i soldi per una NUOVA MOBILITA'
Di questo passo il rischio è di finire le strade sopra citate quando non ci saranno più le auto o i combustibili fossili: sarebbe una beffa terribile... tipico della politica italiana che guarda solo a visione vecchie!
IL VERO PROBLEMA E' INVECE QUELLO DI CAPIRE QUALI SONO I POLITICI CHE SONO IN GRADO DI FARE PROPOSTE NUOVE DI MOBILITA'?

mercoledì 1 novembre 2017
MURA E PARCHEGGI
Uno dei temi che vorremmo venisse sciolto è quello di come si possa celebrare il 500° anniversario delle MURA di FRA' GIOCONDO immaginando un parcheggio interrato (o semi::) all'ex Pattinodromo...
Quindi parteciperemo all'incontro del 4-11-2017 per chiedere e capire....
Gentilissimi,
Quindi parteciperemo all'incontro del 4-11-2017 per chiedere e capire....
Gentilissimi,
per la gradita partecipazione trasmetto l'invito all'inaugurazione della mostra
"Attorno alle mura: un percorso nella storia" che si terrà
SABATO 4 -11-2017 alle ore 17.00 presso il Salone dei Trecento.
SABATO 4 -11-2017 alle ore 17.00 presso il Salone dei Trecento.
La mostra curata dalla dottoressa Carolina Pupo costituisce, assieme al Convegno
previsto per sabato 11 novembre, uno dei due importanti eventi conclusivi
delle iniziative organizzate per i 500 anni delle Mura trevigiane.
Cordiali saluti.
Luciano Franchin
IL VALORE DEL BRAND? NULLO SE LA REALTA' E' DISTRUTTA..
E' paradossale che il Comune di Treviso che non si è mai occupato del fiume Sile, che viene devastato dall'Ente Parco, faccia una conferenza sull'importanza del BRAND...
Ma di cosa parliamo? Di cosa parlerà Nicola Torresan? O Franchin? Delle potenzialità del turismo ciclabile?... Dai non scherziamo!!
Se poi tutto è ridotto a trovate come il Mondiale del Tirameosù, beh allora ci sono molti altri temi da sondare nella città di SIGNORE E SIGNORI...
IL VALORE DEL BRAND NELLO SVILUPPO DI PROGETTI TURISTICI
INVITO ALLA CONFERENZA
Treviso, 3 novembre 2017
Ore 9,00 - 11,30
Sala Affreschi, Palazzo Rinaldi
Ore 9,00 - 11,30
Sala Affreschi, Palazzo Rinaldi
PROGRAMMA
Ore 8.45 - Registrazione partecipanti
Ore 9.15 - Saluti Istituzionali
Giovanni Manildo – Sindaco del Comune di Treviso
Luciano Franchin – Assessore beni culturali e ambientali ed al sistema museale Comune di Treviso Nicola Torresan – Presidente Ente Parco Sile
Luciano Franchin – Assessore beni culturali e ambientali ed al sistema museale Comune di Treviso Nicola Torresan – Presidente Ente Parco Sile
Ore 9.30 – Inizio Lavori
Moderatori: Francesco Redi e Debora Oliosi, fondatori, Twissen “La Tiramisù World Cup, un progetto turistico internazionale”
Alice De Bortoli, Responsabile marketing, Studio SMA
“Il processo di certificazione ambientale dei grandi eventi”
“Il processo di certificazione ambientale dei grandi eventi”
Salvatore Messina, Presidente Dipartimento Jean Monnet di Locarno
“Youth without borders - Giovani, patrimonio culturale e arte contemporanea”
“Youth without borders - Giovani, patrimonio culturale e arte contemporanea”
Nicola Grassetto, Ad di Time2Marketing
“Come pianificare una strategia di promozione utilizzando i dati del territorio”
“Come pianificare una strategia di promozione utilizzando i dati del territorio”
Paolo Giulini, Co-founder di Musement
“La tecnologia a supporto del sistema museale”
“La tecnologia a supporto del sistema museale”
Fabio Fabbri, Owner di Vivara Viaggi “Visit Ferrari and Pavarotti Land”
Ore 11.00 Question time e conclusioni
domenica 29 ottobre 2017
TUTELARE LA STORIA E LA LEGALITA' PER IL PONTE PRIULA
I titoli dei giornali e le sintesi non fanno sempre giustizia dei ragionamenti.
A Santa Lucia con il Comitato Imprenditori Veneti 2000 abbiamo tentato di fare un pò di chiarezza proprio nel giorno in cui ANAS ha sospeso unilateralmente i lavori.
La questione è complicata ma non difficilissima da capire:
Qui non succederà nulla ed useranno la "burocrazia" per giustificare il ritardo dei lavori.
Dilettanti allo sbaraglio con i nostri soldi.
A Santa Lucia con il Comitato Imprenditori Veneti 2000 abbiamo tentato di fare un pò di chiarezza proprio nel giorno in cui ANAS ha sospeso unilateralmente i lavori.
La questione è complicata ma non difficilissima da capire:
- il PIAVE è zona SIC ZPS e quindi non è possibile fare ciò che si vuole in alveo; una viabilità provvisoria per 40mila auto con un percorso da rally non è un'opera secondaria...
- la zona è di vincolo archeologico e quindi doveva essere ottenuta la preventiva autorizzazione della competente Soprintendenza che doveva essere attivata prima di rimuove le fondazioni del vecchio ponte in legno e non dopo
- il progetto statico del ponte è un pasticcio che la Soprintendenza ha approvato senza capire bene che contraddice lo spirito del vincolo in quanto altera totalmente lo schema statico
Qui non succederà nulla ed useranno la "burocrazia" per giustificare il ritardo dei lavori.
Dilettanti allo sbaraglio con i nostri soldi.
SUSEGANA SI PREOCCUPA DI COSA?
La Sindaca di Susegana (mia omonima) si preoccupa ma è sempre stata favorevole ad un'opera che non cambierà nulla a livello sostanziale anche quando sarà finita.... se mai sarà finita visto che dopo 6 mesi siamo arrivati al 5% dei lavori.
Se procedessero con questa "velocità" ci vorrebbero 10 anni per finire e quindi la Sindaca dovrebbe preoccuparsi della viabilità provvisoria che è una bissabogola nell'alveo del Piave che creerà veri problemi.
Ovviamente Lei non sa quasi nulla dell'opera e si fida dei suoi in Regione che parimenti non sanno nulla.
A posto siamo!
Se procedessero con questa "velocità" ci vorrebbero 10 anni per finire e quindi la Sindaca dovrebbe preoccuparsi della viabilità provvisoria che è una bissabogola nell'alveo del Piave che creerà veri problemi.
Ovviamente Lei non sa quasi nulla dell'opera e si fida dei suoi in Regione che parimenti non sanno nulla.
A posto siamo!
L'ASSURDO DI UN PONTE SU UN FIUME QUASI MORTO
A luglio hanno inaugurato il cantiere in pompa magna ed ora fanno finta di litigare... Ma chi sono questi che ci amminsitrano??
Aver calcolato in 120 secondi il tempo di percorrenza della viabilità provvisoria dimostra che mai nessuno vede quello che succede ogni giorno a Ponte Priula e si fanno i calcoli teorici come se fosse un circuito di Formula 1... Curve controcurve ponte Bailey ed immissione in scarpata per bilici è un'opzione economica, ma difficile da credere e forse è un bene essersi fermati prima.
Quanto alla "lotta alla burocrazia" anche qui la Regione Veneto deve guardare a cosa fa quando legifera visto che "deroga e proroga" sono i suoi vocaboli...
Inutile lamentarsi ora contro Roma e Anas: qui siamo all'improvvisazione e speriamo che vengano dimessi coloro che non hanno vigilato e che hanno appaltato un lavoro senza le autorizazioni.
Inutile punire i cittadini e poi dare questi esempi...
LA COSA PIU' ASSURDA E' INOLTRE CHE IL FIUME E' IN COLLASSO E SENZA ACQUA E NOI PENSIAMO AI CAMION...
TRA POCO SI PASSERA' DIRETTAMENTE SUL GRETO.... PER SEMPRE
Aver calcolato in 120 secondi il tempo di percorrenza della viabilità provvisoria dimostra che mai nessuno vede quello che succede ogni giorno a Ponte Priula e si fanno i calcoli teorici come se fosse un circuito di Formula 1... Curve controcurve ponte Bailey ed immissione in scarpata per bilici è un'opzione economica, ma difficile da credere e forse è un bene essersi fermati prima.
Quanto alla "lotta alla burocrazia" anche qui la Regione Veneto deve guardare a cosa fa quando legifera visto che "deroga e proroga" sono i suoi vocaboli...
Inutile lamentarsi ora contro Roma e Anas: qui siamo all'improvvisazione e speriamo che vengano dimessi coloro che non hanno vigilato e che hanno appaltato un lavoro senza le autorizazioni.
Inutile punire i cittadini e poi dare questi esempi...
LA COSA PIU' ASSURDA E' INOLTRE CHE IL FIUME E' IN COLLASSO E SENZA ACQUA E NOI PENSIAMO AI CAMION...
TRA POCO SI PASSERA' DIRETTAMENTE SUL GRETO.... PER SEMPRE
ENTI INUTILI, MA AUTONOMI
Emerge una carenza totale di visione ed una richiesta sempre e solo di soldi: manca un milione dice l'ineffabile Vernizzi con gli occhialoni da Al Capone....
Il presidente della Provincia Marcon ammette che non può fare nulla essendo l'ente sostanzialmente inutile anche se avrebbe il coordinamento urbanistico della provincia!
L'assessore Camolei spera in qualche miracolo ma nessuno si fa vedere a Sant'Antonino per dire dove passerebbero. Nemmeno quelli della Lega ci provano perchè lì non si passa, ma si continua a fare credere che il IV lotto cambierebbe qualcosa.
Il motivo della disaffezione dei cittadini dalla politica sta anche in questa carenza totale di idee: al massimo chiedono di fare una o più nuove strade.
Per fortuna non ci sono i soldi e nemmeno la testa. Però siamo autonomi e quindi lasciate stare Roma Ladrona.
Il presidente della Provincia Marcon ammette che non può fare nulla essendo l'ente sostanzialmente inutile anche se avrebbe il coordinamento urbanistico della provincia!
L'assessore Camolei spera in qualche miracolo ma nessuno si fa vedere a Sant'Antonino per dire dove passerebbero. Nemmeno quelli della Lega ci provano perchè lì non si passa, ma si continua a fare credere che il IV lotto cambierebbe qualcosa.
Il motivo della disaffezione dei cittadini dalla politica sta anche in questa carenza totale di idee: al massimo chiedono di fare una o più nuove strade.
Per fortuna non ci sono i soldi e nemmeno la testa. Però siamo autonomi e quindi lasciate stare Roma Ladrona.
INDUSTRIALI E STRADE
L'abbiamo spesso detto che gli industriali trevigiani devono mettere amno al portafogli se vogliono nuove strade e non fare le solite dichiarazioni vittimistiche... Tirino fuori 150 milioni di euro e poi vediamo dove fare le strade che servono loro per .... competere.
Ricordiamo solo che pochi anni fa la stessa associazione industriale trevigiana prevedeva di fare due nuovi INCENERITORI per rifiuti nel trevigiano in una provincia che oggi arriva all''80% del riciclo, mentre per esempio vicino all'area Scardellato sulla Treviso-Ostiglia troviamo resti di manganese ed altro che non credo siano arrivati portati dai cittadini o da noi.
L'industrai trevigiana ha approffittato dei politici per costruire capannoni dovunque e comunque (ricordate la Legge Tremonti?) ed ora chiedono strade dappertutto.
Forse sarà il caso di intervenire insieme per l'unica vera opzione seria: L'USO INTENSIVO DELL'AUTOSTRADA A27 prima di fare altro....
Altrimenti mano al portafoglio e poi ne parliamo perchè togliere soldi alla sanità o al sociale per fare strade è stupido oltre che criminale per l'ambiente
Ricordiamo solo che pochi anni fa la stessa associazione industriale trevigiana prevedeva di fare due nuovi INCENERITORI per rifiuti nel trevigiano in una provincia che oggi arriva all''80% del riciclo, mentre per esempio vicino all'area Scardellato sulla Treviso-Ostiglia troviamo resti di manganese ed altro che non credo siano arrivati portati dai cittadini o da noi.
L'industrai trevigiana ha approffittato dei politici per costruire capannoni dovunque e comunque (ricordate la Legge Tremonti?) ed ora chiedono strade dappertutto.
Forse sarà il caso di intervenire insieme per l'unica vera opzione seria: L'USO INTENSIVO DELL'AUTOSTRADA A27 prima di fare altro....
Altrimenti mano al portafoglio e poi ne parliamo perchè togliere soldi alla sanità o al sociale per fare strade è stupido oltre che criminale per l'ambiente
PONTE PRIULA: “INFORMARSE, CONTROEAR E … SVEJARSE PRIMA MAI?
Sull'incredibile
questione dello pseudo restauro del Ponte della Priula e sui
tira-e-molla tre ANAS e Regione ci permettiamo di dare un parere che
deriva dall'esserci informati e studiati la questione prima che
questa diventasse un'emergenza, visto che ancora a luglio scorso
abbiamo dato la nostra adesioni del Comitato Imprenditori Veneto 2000
di Diotisalvi Perin.
In
primis vorremmo ricordare all'Assessore Corazzari che il progetto
è stato certamente visto dalla Regione Veneto perchè non è
pensabile che ANAS preveda un intervento di questa portata e con
questo impatto senza informare la Regione Veneto o i suoi omologhi di
Veneto Strade; l'inaugurazione, in pompa magna (Zaia presente con
codazzo) in mezzo all''alveo (secco) del fiume, non lascia dubbi
sulla corresponsabilità, almeno in vigilando della struttura
regionale, che altrimenti dimostra di essere “autonoma”, ma dal
buon senso, visto che non si occupa di quanto di notevole succede sul
territorio e sul suo agonizzante fiume.
Il
secondo elemento che ricordiamo, anche al Sindaco di Susegana, è che
oggi non c'è nessun blocco dei lavori che crei danni al traffico
“normale”, ma semplicemente ci si è fermati prima che potesse
succedere il disastro, visto che la viabilità provvisoria prevista
dal progetto ANAS ha molte criticità, che il Sindaco Scarpa e gli
amici industriali dovrebbero studiare, prima di proporre
manifestazioni che non faranno mai.
Il
progetto ANAS infatti prevede infatti una viabilità alternativa
durante i lavori con curve e contro curve a 90°, saliscendi ed
immissioni ardite con un ponte Bailey da 120m, che verrebbe
fermato in caso di piene superiori ai limiti progettuali (tempi
di ritorno 5 anni).
In
questo caso il traffico verrebbe rinviato sulla viabilità esistente
(!!) cioè facendo il giro per Ponte di Piave e Ponte di Vidor, il
che dimostra che nessuno ha ben capito cosa potrebbe succedere se i
lavori continuassero a procedere con l'andamento lumacoso attuale e
ci fossero alcune grosse piene.
Si
tenga conto che in 8 mesi le tubazioni in alveo sono gà state
spazzate via tre quattro volte...
Terzo
elemento riguarda la tutela archeologica che è obbligatoria
sia per i privati che per il pubblico (che non può sempre far finta
di essere esonerato dalle leggi che lui stesso promuove): il ponte in
legno, precedente quello attuale è noto come posizione ed interasse
dei pali ed è soggetto a tutela, mentre, solo le denunce di Perin e
poi nostre, hanno portato in evidenza tale mancanza che, oltre che
sanata con un controllo archeologico adeguato, va sanzionata in modo
esemplare con sostituzione del RUP, chiaramente non adeguato a
comprendere quale procedura dovesse essere individuata per il
progetto.
Altro
forte elemento di criticità, di cui è “colpevole” anche la
Soprintendenza che ha approvato il progetto statico (credo senza ben
comprenderlo) è che la soluzione progettuale di ANAS stravolge lo
schema statico del ponte in cemento armato “a tre cerniere”
dell'ing. Miozzi e lo rende un ponte ibrido con pile portanti e
nuovo impalcato in ferro e calcestruzzo su cui, come abbellimento
posticcio appoggeranno i parapetti, e senza più alcuna funzione per
l'ardita (per il tempo) strutture ad arco Mounier. In pratica è come
se su un edificio storico fosse autorizzata una copertura in ferro e
calcestruzzo, tenendo la struttura originale in legno come elemento
accessorio ed aggiungengo i coppi sopra le lamiere: un pasticcio di
compromesso che non tutela e nemmeno è troppo funzionale per lo
scopo. Il peggio del peggio...
Il
rischio ulteriore, molto forte con un ribasso come quello
dell'Appaltatore, è che, in corso lavori, emergano “imprevisti”
problemi sulla struttura in c.a. ad arco che sarà danneggiata dalle
demolizioni dell'impalcato con ritardo nei lavori ed aumento dei
costi. Al danno si aggiungerebbe la beffa!
La
sospensione attuale consentirà, oltre che di sanare l'insanabile
cioè l'ignoranza delle leggi, di mitigare l'andamento lento
lentissimi dei lavori che in metà del tempo contrattuale ha svolto
solo il 5% del lavoro. I motivi saranno annacquati tra archeologia,
bonifica bellica e carenze istruttorie, ma certamente alla fine non
sarà colpa di nessuno, come buona pace dei Sindaci che nulla sanno e
nulla fanno per informarsi se non tirare la giacchetta ai loro
referenti politici regionali tipo la Scarpa con Zaia.
Almeno
il Sindaco Szumsky ha avuto il buon senso di dare spazio alle
informazioni (parziali) che abbiamo tentato di dare con i Comitato
Imprenditori Veneto 2000.
Ultimo
elemento che sottolineaiamo è che il fiume PIAVE sembra il Far
West dove comanda chi urla più forte, che non è la Regione
Veneto:
- nell'alto Piave, ENEL fa quello che vuole ed “asfalta” il Boite con tutte le carte in regola (secondo loro) uccidendo per 10 anni il fiume
- sempre in alto Piave la Regiove Veneto (assessore anche bellunese!) sta seccando i torrenti per le minicentrali idroelettriche
- nel medio Piave da sempre i cavatori dettano le regole ai loro eletti e sono giunti a profondità da record (oltre 13m) proprio poco a valle di Ponte Priula senza che mai nessuno si accorgesse di nulla (forse la ghiaia vola?)
- nella Piave manca l'acqua e la Regione si tiene in cassetto un piano di gestione da ormai sei-sette anni perchè non sa come gestire gli opposti interessi di cavatori e agricoltori
- nella Piave manca la manutenzione dell'alveo e si continua a concedere di scavare in acqua ghiaia pulita perchè l'altra non è conveniente
Se
questo è quello che intendono, coloro che chiedono più competenze
allo Stato, dimostrare di saper far meglio, è opportuno che ci
capiamo bene “su chi fa cosa”, perchè altrimenti vale la pena
chiedere di essere annessi …. all'Austria o alla Svizzera.
Cordiali
saluti
p.
la sezione di Treviso
il
presidente
Romeo
Scarpa
martedì 24 ottobre 2017
SULLO STATO DEI COMITATI (o della sinistra o dell'alternativa.. fate vobis)
Devo
ammettere di aver gravemente sottovalutato il problema e di essere
molto sospreso da quanto radicati restino i “residui del passato”
nell'animo di molti, che si impegnano per il
miglioramento/cambiamento della società e dell'ambente.
Questo
non sarebbe nemmeno il male peggiore, se il ricordare la storia
servisse a non ripetere gli errori, mentre vedo che c'è un gusto
(che ritengo suicida) nel riproporre schemi e questioni “antiche”,
anche oltre gli obiettivi comuni, che pur ci sono e sono urgenti.
L'esempio
attuale è la questione della Superstrada PEDEMONTANA VENETA, che è
un gravissimo problema che ha già devastato il vicentino e sta
devastando il trevigiano.
Mi
pareva utile, anzi lo credo ancora e sempre di più essenziale,
riunire l'esperienza dei comitati del vicentino con quelli dei
comitati da poco nati nel trevigiano e quindi sono stato da subito
fautore di contatti con il COVEPA, che è sul tema da molti anni,
come pure mi pare essenziale avere rapporti di collaborazione con
quei partiti (M5S, SI e Pd cioè Zanoni) che sul tema non sono
proprio favorevoli tout-court all'opera.
Il
Comitato NO PEDEMONTANA di Treviso, di cui facciamo parte, ha appena
finito di fare varie iniziative sia su territorio (ad Altivole) che
in città, ma nella pattumiera di FB vedo salire una tensione che non
è giustificata solo dalla diversità di opinioni sul tema o sulle
strategie, ma da rancori più profondi, che sarà bene cercare di
dissolvere una volta per tutte.
L'alternativa
è quella di sprecare energie, non per contrastare l'opera
Pedemontana ed i suoi promotori SIS+Zaia, ma dire che “io
sono meglio di te”
o “tu sei più
venduto di me...”,
gioco che credo si facesse alla scuola materna.
Era
già successo per l'iniziativa di Andrea Zanoni che aveva fatto
gazebi dove si chiedeva di “finirla”, ma la scintilla che ha
fatto deflagrare un contrasto da tempo latente non sono state le
differenti visioni sui percorsi alternativi, né le diverse strategie
di contrasto dell'opera, ma alcune considerazioni di metodo ed
opportunità su un'iniziativa del CSO Django nei confronti della Lega
Nord alla periferia di Treviso.
E'
ben vero che il CSO Django è libero di “desalvinizzare” tutto
quello che vuole quando vuole, ma dovrebbe porsi almeno la domanda se
è opportuno farlo il giorno prima del referendum, quando Salvini non
è nemmeno in loco e prima di un un incontro con tutti i Comitati che
avrebbe meritato migliore copertura di stampa, visto il tenore dei
relatori e degli intervenuti.
Si
è preferito (cioè quelli del CSO Django hanno preferito) una loro
specifica iniziativa rispetto al progetto costruito da tutti e così
la visibilità mediatica (con tutti gli stravolgimenti che usualmente
vengono fatti in questo caso) è andata alla desalvinizzazione.
Un
volantinaggio con fumogeni, nella sostanza innocuo, è passato come
un assalto all'OK Corral per i media, ma questo è un dato che va
considerato, per cui le azioni (anche le più sacrosante) devono poi
sottostare a queste regole (non giuste), ma che ci sono e ci sono
sempre state.
Tutti
i soldi messi da Zaia nella propaganda al referendum sono andati ai
media locali, mica in beneficienza e quindi questo è il logico
ritorno...
Direi,
a posteriori, quindi che l'iniziativa del CSO Django, per quel che
riguarda il convegno sulla Pedemontana, è stato un grandissimo
autogol, anzi una doppietta di autogol nel miglior stile di Niccolai,
mitico difensore dle Cagliari anni '80.
Stupirsi
quindi delle critiche e reagire in modo piccato (“siamo solo noi
quelli che hanno il coraggio di attaccare la Lega...” o di fare
certe “azioni”) non mi pare un buon modo di condividere un
percorso, ma, come spesso accade (e come mi dicono è sempre accaduto
in passato) è il modo che dà fastidio e fa sembrare quasi ricercate
queste coincidenze (che per me restano solo stupide coincidenze, che
però fanno la storia e le storie).
Se
vogliamo chiarire sia questo che il passato, anche remoto (Dal Molin
e non so che altro), siamo pronti ad un confronto con tutti da Zanoni
al COVEPA, ai Beati Costruttori di Pace fino a tutti i centri sociali
del mondo, altrimenti saranno inevitabli le divisioni ed i distinguo
perchè nessuno accetta di fare un percorso con chi ti tira, a forza,
su una strada, che consideri non fruttuosa.
Non
vuole essere un discorso paternalistico, né da buon padre di
famiglia, ma un discorso di chiarezza perchè siamo tutti amici, ma
la politica si fa e si pratica per avere dei risultati nel breve1,
medio e lungo periodo.
Altrimenti
si fanno provocazioni, azioni, flash mob, contestazioni: tutto bello
e sacrosanto, ma ricordando che a Treviso non è mai stato questo non
è mai stato un buon viatico per nulla che abbia un seguito rilevante
perchè la città è molto borghese e piccina e non da oggi.
Sono
disconsi triti e ritriti, sentiti mille volte, che si possono fare
per i comitati come per la sinistra in generale.
Non
è ora di risolvere la questione una volta per tutte con onerstà
intelettuale e senza vecchi pregiudizi?
Fatemi
sapere perchè cose da fare ce ne sono molte e non è detto che
dobbiamo farle per forza insieme.
Con
cordialità e rispetto.
p.
la sezione di Treviso
il
presidente
Romeo
Scarpa
1Che
a noi ed a me in particolare non interessa
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