giovedì 17 agosto 2017
NON TUTTO PUO' ESSERE REGOLATO DAL MERCATO
COSTITUZIONE ITALIANA
Articolo 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
ENCICLICA "LAUDATO SI'".
198. La politica e l’economia tendono a incolparsi reciprocamente per quanto riguarda la povertà e il degrado ambientale. Ma quello che ci si attende è che riconoscano i propri errori e trovino forme di interazione orientate al bene comune. Mentre gli uni si affannano solo per l’utile economico e gli altri sono ossessionati solo dal conservare o accrescere il potere, quello che ci resta sono guerre o accordi ambigui dove ciò che meno interessa alle due parti è preservare l’ambiente e avere cura dei più deboli. Anche qui vale il principio che « l’unità è superiore al conflitto »
La questione della gestione di BENI COMUNI è sempre più ineludibile e devono essere chiaramente messi in campo gli interessi (anche quello economico del diritto all'utile) di tutti.
Il problema non è ritornare ad una società statalista inefficiente e corrotta, ma nemmeno risolvere tutto con un capitalismo dove la "libera mano del mercato" non trova ostacoli in nulla ed è anzi favorita dal potere politico che ormai è strumento del soldo.
Immaginare una seria contrapposizione di interessi, dove ci siano persone competenti, libere ed autorevoli che decidono di questi temi, pare essere una follia. Soprattutto nell'Italia di oggi.
E l'Europa dimostra sempre più la sua inconsistenza come organismo per gestire questi problemi di fronte alla potenza di fuoco delle multinazionali del farmaco.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti di contenuto ritenuto "inadatto" saranno eliminati..