"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

giovedì 24 agosto 2017

QUELLI DI ISCHIA SONO VITTIME?

Il signore, padre dei tre ragazzini salvati, che viveva nella casa crollata ad Ischia rilascia dichiarazioni che dimostrano che sostanzialmente c'è ancora molto moltissimo da fare per far comprendere cosa significa essere cittadini ed a cosa servono Stato, Regione e Comuni.

La dichiarazione (mi pare) si può sintetizzare nel seguente modo:"Io ho costruito senza avere la licenza, ma ho condonato una prima volta (1987), poi ho sopraelevato e fatto una tettoia sempre senza permessi ma ho ancora condonato (2003) pagando fior di soldi. Nessuno mi ha detto nulla sulla mia casa... Volete che io faccia vivere la mia famiglia in posto pericoloso? Se lo sapevo...".

La prima cosa che direi al signor Ischia (lo chiamerò così) è che con il suo ragionemento potrbbe anche succedere che lui vada in ospedale per un'urgenza e trovi di turno... un ingegnere come me che deve operarlo. Non credo che sarebbe felice nel vedermi maneggiare il bistuti e la calcolatrice facendo prima un disegno su come devo tagliare per fare l'operazione...

Questo per dire che la prima INCREDIBILE cosa che emerge e che non mi pare che la stampa (almeno la TV) rilevi è che le costruzioni sono materia riservata a professionisti (geometri, ingegneri ed architetti) che si devono prendere la responsabilità di redigere un progetto che dia sicurezza a chi poi lo va ad abitare.

Il secondo fatto INCREDIBILE è che la casa, di solito, non si fa in autocostuzione. O meglio si facava perchè mio nonnno ha costruito la casa dei miei genitori negli anni '60 lavorando sabato e domenica, ma era muratore (veneto) di professione e sapeva quello che facava; ha chiesto al suo geometra i calcoli del solaio e fatto tutto in "economia", ma secondo le regole del tempo ed infatti la casa ha retto al terremoto del Friuli ed a tutti gli altri. Come mai?

Terza questione da spiegare al sig. Ischia è che il condono sana un problema amministrativo cioè l'illecito di aver costruito senza chiederlo al Comune (il reato sarebbe penale in una zona come Ischia che ritenga abbia un vincolo ambientale..), il Comune doveva prendere atto e richieder eche un tecnico del proprietario facesse le verifiche statiche e tutto il resto per arrivare all'agibilità. Avrebbe cioè dovuto richiedere una cosa impossibile e quindi far demolire la sua casa.

E' tempo di finirla con questo sistema in cui chi è vittima (anche di se stesso= è innocente. Nessuno è innocente perchè quando si tratta di non rispettare le leggi che tutelano il territorio si fanno i cortei con sindaci e parroci.
Questo non è inacettabile e non è sciacallaggio: è dire semplicemente la verità perchè solo se questi (e tutti quelli come il sig. Ischia) prenderanno atto che non sono loro le uniche vittime, ma lo siamo anche  noi che paghiamo ogni anno danni per cose che non dovrebbero esister.
e

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