Un protocollo tra la (morente)
Provincia di Treviso, Unindustria Treviso, alcuni Comuni trevigiani e
l'Università di Roma dal nome SMART OASIS mi ha subito incuriosito.
“Smart Oasis” non è il gruppo rock
diventato improvvisamente “intelligente”, ma un nuovo
story-telling, che tende a dirci che noi veneti siamo diventati così
bravi, che studiamo e riflettiamo prima di agire.
Abbiamo creato piu' di 1000 zone
industriali, che oggi sono sostanzialmente in abbandono, e facciamo
un protocollo per “passare dalla brown economy alla green e blue
economy...”
Cerchiamo di essere seri! Cos'è la
“BROWN ECONOMY”?? Mi viene in mente una definizione, ma è meglio
che me la tenga..
Ma soprattutto cosa vogliamo che sia la
GREEN & BLUE ECONOMY?? Sono parole, parole, parole...
Quello di cui si parla nell'articolo è
una banale ottimizzazione di alcuni servizi comuni che le ditte
(fortemente individualiste) non sono riuscite a fare e per la mitica
ricerca dei finanziamenti europei.
La verità vera l'abbbiamo vista nel
terribile attentato di Dacca: il nostro distretto tessile (italiano)
è in Bangladesh e quindi il consumo del suolo lo facciamo là.
L'altra valutazione sulla bontà delle
intenzioni si vedrà a breve con la pseudo legge sul “contenimento
del suolo” che arriva a breve in Regione Veneto: sostanzialmente un
“Manifesto del Nulla”, dove si ribadisce che tutto si può
fare...
La realtà poi l'abbiamo a Villorba
dove il rieletto Marco Serena, titolare come Sindaco del Comune con
la maggior superficie produttive del trevigiano, ora chiede di farne
un'altra vicino alla Pedemontana.
Si chiamarà SERENITY SMART OASIS?
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