"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 31 luglio 2016

SITI NATURALISTICI E SENSO DEL LIMITE: LE GROTTE DEL CAGLIERON


L'esplosione delle visite alla Grotte del Caglieron è uno dei molti esempi che consete un riflessione su come ci poniamo di fronte a siti naturalistici di pregio: siamo pronti allo sviluppo ed allo sfruttamento totale senza riflettere un attimo se questo "sviluppo" mette a rischio il sito e lo espone al rischio di perdere le sue caratteristiche.

Di fronte ad un giustificato interesse delle persone per un luogo particolare non si pensa di articolare e gestire l'insieme delle visite per dare continuità al fenomeno, ma si cerca di incentivare e promuovere sempre piu' visite.... ma fino a che limite?

Il vicesindaco di Fregona parla "di rifere le passerelle e di fare due parcheggi" e questo mi riporta a comportamenti di altri enti fluviali che rinnovano le infrastrutture mentre il bene da proteggere (il Sile) va in malora...

Perchè mai nessuno si pone una semplice e banale domanda: quale limite di visite gionaliero hanno le Grotte del Caglieron? Cosa possono sopportare in termini di afflusso, visite, rifiuti, etcc...
Non è difficile da pensare. Provateci.

Il rischio è di bruciare un sito naturale come fosse una banale app tipo PokemonGo..
 

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