"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

mercoledì 30 agosto 2017

PARCO STORGA: LA DISOBBEDIENZA CIVILE DI ITALIA NOSTRA TREVISO

Se pulire dei sentieri è DISOBBEDIENZA CIVILE siamo in un momento che non è tragico, ma tragicomico e quindi solo un sorriso puo' seppellire le legge

BASTA DEPREDARE LA NOSTRA ACQUA


All'On. Pierpaolo Baretta
Sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze
Via XX Settembre, 97
00187 ROMA
segreteria.baretta@mef.gov.it

Le sottofirmate Associazioni

Premesso che
  • L’idroelettrico é una delle peggiori cause di degrado dei corsi d’acqua e rappresenta un aspetto di grande criticità per l’economia montana, essendo antitetico all’economia turistica; esso è un primario detrattore ambientale, e colpisce centinaia di chilometri di corsi d’acqua di grande pregio ambientale e paesaggistico, sottraendo acqua al libero deflusso e al godimento di questo grande bene pubblico e collettivo.
  • Da alcuni anni lo stato italiano incentiva fortemente la produzione idroelettrica, in particolare quella minore, sul falso presupposto che l’energia da fonte rinnovabile sia sostenibile, ma il piccolo idroelettrico sotto 1 MW è grandemente invasivo e dannoso per l’economia turistica, generando un danno diffuso a carico di moltissimi operatori del settore.
  • In termini economici, i piccoli impianti di produzione con meno di 1 MW, non hanno giustificazione, se non l’arricchimento del singolo produttore.
  • in realtà, il peso della produzione del piccolo idroelettrico nel panorama energetico italiano è quanto mai esiguo, rappresentando appena l’1,6 per 1000 dei consumi di energia in Italia (GSE,2014);
  • Se il peso produttivo è così basso, non è basso il numero di impianti incentivati , che a fine 2015 era di 2536 per una produzione di 2556 GWh, mentre i 1137 impianti più grandi di 1 MW producevano nello stesso anno 42981 GWh e cioè il 94% del totale idroelettrico.
  • L’incentivo stratosferico di 21 centesimi al kwh prodotto, prelevato dalle tasche di tutti gli utenti della rete elettrica rende il piccolo idroelettrico un investimento che rende l’incredibile tasso del 34% e ciò fa capire i motivi per cui solo in provincia di Belluno sono in attesa di autorizzazione oltre 150 impianti;
  • l territorio della provincia di Belluno con il suo bacino del Piave, già massacrato dal grande idroelettrico della SADE prima e dell’ENEL poi, che ha trovato grazie all’acqua invasata nei bacini, giustificazioni in campo agricolo, non può e non deve essere ulteriormente saccheggiato da attività predatorie che non hanno giustificazioni collaterali, se non l’arricchimento di pochi a scapito di molti.
Questa problematica è comune a tutte le Regioni d'Italia e non solo a una parte del Paese come evidenziato dallAppello Nazionale per la salvaguardia dei corsi d’acqua dall’eccesso di sfruttamento idroelettrico del 2104.
È fondamentale un concorso d’azione e assunzione di responsabilità ad ogni livello istituzionale con propria competenza in materia
chiedono al governo
  1. Un decreto ministeriale che elimini gli incentivi al piccolo idroelettrico nei corsi d’acqua naturali sotto 1 MW e riduca fortemente quelli sotto i 3 MW.
  2. L’eliminazione del concetto di pubblica utilità per gli impianti sotto i 3 MW e il contestuale inserimento dei Comuni nel processo autorizzativo, dando in tal modo pieno valore alle loro previsioni urbanistiche.

29/08/2017

Coordinamento Nazionale Tutela Fiumi – Free Rivers Italia Presidente Lucia Ruffato
Bacino di pesca 6 "Maè-Piave" Vicepresidente Endi Mussoi
Bacino di pesca 8 “Piave” Presidente Pizzico Luigi soci 400
Bacino di pesca 10 “Acque Feltrine” Presidente Mattia Paoluzzi
Bacino di pesca 5 “Agordino” Presidente Enrico D’Isep
Bacino di pesca 4 “Cadore” Presidente Giuseppe Giacobbi
Bacino di pesca 2 “Auronzo” presidente Andrea Costa
Comitato bellunese Acqua Bene Comune Presidente Sisto Zuccolotto
CIPRA ITALIA Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi Luigi Casanova
Italia Nostra Veneto Maria Presidente Letizia Panajotti
Italia Nostra Sez. di Belluno Presidente Giovanna Ceiner
Italia Nostra sez. di Verona Presidente Marisa Velardita
Mountain Wilderness Italia Gruppo veneto Vicepresidente Giancarlo Gazzola
Legambiente Veneto Presidente Luigi Lazzaro
Legambiente Friuli Venezia Giulia Presidente Sandro Cargnelutti
Legambiente Valle D’Aosta Presidente Denis Buttol
Legambiente Piavenire Presidente Fausto Pozzobon
Legambiente del Vercellese - Pro Natura del Vercellese Gian Piero Godio
Comitato per la Tutela del fiume Sesia e dei suoi Affluenti Davide Longoni
Comitato Tutela Fiumi Piemonte Guido Gubernati
Comitato Tutela Fiumi di Biella Daniele Gamba
A.P.S. Braone Prandini Claudio
Comitato centraline idroelettriche di Vallecamonica Sandro Leali
Italia Nostra sezione di Vallecamonica
Comitato per la Salvaguardia e Tutela di Cortlys Roberta Aluffi
Coordinamento acqua pubblica della provincia di Sondrio Luca Vitali
Comitato salvaguardia Val Mastallone Filippo Ballarin
Fiab Belluno Amici della Bicicletta Bortolo Calligaro
Zoldo c’è e difende i suoi torrenti Anna Zaccone
Italia Nostra sezione di Treviso
(seguono altri)

martedì 29 agosto 2017

PRIMA ATTIVITA' MEDIT-ATTIVA PER IL PARCO DELLA STORGA

1. Grazie
Desidero innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla prima attività MEDIT-ATTIVA per il Parco della Storga la scorsa domenica 27 agosto con un caldo non indifferente; ringrazio anche chi voleva venire, ma non poteva o chi non sapeva o chi è arrivato nel pomeriggio alle 15 quando stavamo facendo le ultime pulizie...

Niente paura: se c'è una cosa che non manca nel Parco della Storga è il … lavoro e quindi siamo già programmati per intervenire per una seconda attività (o il 10-9 o il 24-9 p.v.) Grazie
All'attività hanno partecipato in vario modo e con orari da minimi a massimi circa …. persone dotati di attrezzi o anche si sola buona volontà.

2. Numeri
Le persone che venivano da più lontano1 sono è Loriana, partita in corriera da Quarto d'Altino, e Sebastiano da San Donà, se escludiamo il rifugiato ghanese Erik, che è arrivato al seguito del baldo GiorgioM, entrambi attrezzati di tutto punto con “falssin” d'ordinanza.

Partendo dalle Case Piavone abbiamo ripulito circa 200 metri per una larghezza media di 5m cioè 1000 mq; non saprei dire se è tanto o poco, ma intanto abbiamo iniziato e certe volte (anzi sempre) il primo passo è quello più difficoltoso. Vale per noi la massima del rugby: leading by example...

Abbiamo accumulato circa 15 metri per 2 per 1,5 di altezza di residui vegetali che ho chiesto a Contarina di portare previa approvazione di un preventivo.

Sono stati mangiati due salami, una terrina di insalati riso di Marilena, brioche al cioccolata portati da Regina, salumi e pane di Gabriele, formaggio colato, acqua a volontà, vino dal Barbera al Rabosello. Ottimo il caffè finale di Rossana.

 La più giovane era certamente la figlia di Corrado che però non era attrezzata per lavorare per cui la mamma Giovanna ha fatto per 4, la più giovane lavoratrice Maria Costanza, mentre la "battaglia" per il meno giovane credo sia vinta da BZ, ma molti giovani sembravano più stanchi di lui...

 Il più statico è stato certamente Corrado, ma ha dispensato buoni consigli, non potendo più dare il cattivo esempio... D'altronde provenendo dal paesello di C., dove si parla più che si fa, cosa potevamo pretendere; grande comunque la contentezza per averlo in carne e rabosello..


3. Prossime attività

Per la seconda attività pensiamo di procedere con:
  • proseguimento della pulizia dei percorsi da dove siamo arrivati in avanti (servono circa 10 persone con due carriole, decespugliatore, forbici, etc...)
  • censimento con scheda e posizionamento GPS degli alberi patriarchi da proporre in affidamento a cittadini che vogliano occuparsene2 
  • intervento di formazione ambientale (circa 1 ore) da parte di esperti naturalisti in modo da avere un approccio più consapevole al lavoro che andiamo a fare con scoperta delle particolarità del sito
  • verifica e sopralluogo dell'area più sensibile del parco al fine di predisporre gli interventi necessari anche con supporto di tecnici specializzati;
  • impostazione del lavoro per il rifacimento del ponticello vicino all'ingresso al parco dal giadino dell'ex O.P.;
  • programmazione di un'attività periodica continuativa con coinvolgimento delle realtà locali esistenti nell'intorno, gestione della comunicazione e impostazione del lavoro conoscitivo, di analisi e di raccolta fondi per finanziare le attività; chiederò al Gruppo Grotte di avere a disposizione uno spazio esterno per poter gestire un momento comunitario carnivoro&vegano a fine giornata.
4. Tesseramento

Ho proposto al Direttivo di “premiare” tutti coloro che hanno partecipato a vario titolo alle attività con la tessera di socio della sezione di Treviso di Italia Nostra.

E' un piccolo modo per esprimere la nostra riconoscenza a chi partecipa alle attività; c'è una coertura assicurativa ed una rivista che arriva a casa trimestralmente, oltre alle comunicazione nostre, che però arrivano anche senza essere soci.

Serviranno i dati anagrafici, la residenza per ricevere la rivista, cellulare ed una e-mail di riferimento.

La nostra tessera si può cumulare con tutte la altre tessere di associazioni e non credo possa risultare un problema per nessuno, ma non si sa mai... Casomai ditelo e vi mandiamo la tessera di LN+PD.


Treviso, 29 agosto 2017

p. ITALIA NOSTRA TREVISO

il presidente

Romeo Scarpa


Note
1Che io sappia... ma potrei sbagliare


2Ottima idea che mi ha suggerito un appassionato del luogo che gira ogni mattina nel parco con il cane...

lunedì 28 agosto 2017

PARCO STORGA - RICHIESTO PREVENTIVO PER SMALTIMENTO

Richiesta preventivo per smaltimento rifiuti vegetali presso parcheggio Parco della Storga.

Spett.le Contarina,
il sottoscritto ieri è intervenuto presso il Parco della Storga in via Cal di Breda a Treviso ed ha accumulato in area verde adiacente al parcheggio materiale vegetale da smaltire in conformitùà alla normativa vigente.

Si richiede un Vs preventivo per tale intervento da svolgere il prima possibile in base alla Vs programmazione.
Si allegano fotografie del cumulo da smaltire che comprende anche tavole chiodate.

Distinti saluti.

Treviso, 28 agosto 2017
p.ITALIA NOSTRA TREVISO
il presidente
Romeo Scarpa

SE PRENDERSI CURA DEI BENI COMUNI, E' "DISOBBEDIENZA..."



A me non era venuto in mente in questo modo, ma in effetti la MEDITAZIONE che abbiamo fatto ieri ha violato qualche normativa amministrativa, in particolare quella sulla VINCA cioè quel paravento che si mette di solito in messo, in burocratese per trovare giustificazioni quando no si vuole non fare e che invece non dà alcun risultato quando si lottizza...

Noi ieri abbiamo passato una bella giornata di lavoro, raccogliendo rami, foglie, erbe... li abbiamo accatastati e adesso chiederemo un preventivo per farli portar via a Contarina.

Mi hanno chiesto se è "DISOBBEDIENZA CIVILE"... Non lo so, ma so che andava fatto e che probabilmente sarà da proseguire perchè a fine giornata le persone erano soddisfatte del lavoro e molti ci hanno ringraziato.

DISOBBEDIRE A QUELLO CHE SI RITIENE INGIUSTO NON E' UN REATO....E' UNA SCELTA.

sabato 26 agosto 2017

E IL GIARIDNO CREO' L'UOMO

Domandarsi cosa ne sarà del giardino significa domandarsi cosa ne sarà dell’umanità, tanto intimo è il legame tra giardino e uomo. Da qualche mese i giornali parlano di guerra. La prossima, dicono, grazie ai progressi della tecnologia sarà la più distruttiva di quelle finora conosciute. Io penso a quell’altra guerra, nella quale c’impegniamo quotidianamente senza saperlo, assorbiti come siamo dalle mille incombenze quotidiane. Sto parlando della guerra che abbiamo dichiarato alla vita. 
Di questo conflitto, i danni della società industriale e materialista sono le forme più evidenti; il distacco dalla natura, la sua conseguenza più profonda. Quando la prossima guerra sarà finita ce ne saranno altre, e il progresso continuerà nella sua corsa e la Terra diverrà uno spazio sempre meno abitabile. 
Poco a poco, probabilmente, gli uomini si risveglieranno, come dopo un’ubriacatura, si renderanno conto dell’errore commesso voltando le spalle alle loro origini. Vedremo finalmente che in fondo al deserto c’è solo un deserto. Sarà troppo tardi? 
Ci sarà ancora un giardino, accanto a noi, per dirci che sì, possiamo ritrovare la strada giusta, quella del ritorno? 
Nonostante tutto la risposta della mia anima è: sì. I giardini sopravvivranno. Ne sono convinto. Finchè ci saranno esseri umani che cercano di rinnovare un dialogo con la natura, ci saranno veri giardini, e quindi una speranza. Sopravivranno come luoghi dissenso. Non hanno già adesso questo ruolo, che non avrebbero mai pensato di dover sostenere?
Il giardino non è mai perduto: Così essendo troppo vecchio per credere alle rivoluzioni, non avendo mai avuto gusto per i manifesti politici, io non raccomando altro che una forma di ribellione: il giardinaggio
Fate giardini! 
Veri giardini, naturalmente, luoghi indomiti, fuorilegge. Io, che sono sempre stato allergico alla civiltà, con questo sangue di barbaro dell’estremo Nord che mi scorre nelle vene, ho curato un giardino selvatico.
 Voi scegliete lo stile che vi si confà. Tracciare il vostro disegno sulla faccia della Terra, che si presta sempre volentieri ai sogni dell’uomo, piantate un giardino e prendetevene cura. E proteggete anche quelli che restano e resistono, i vecchi luoghi abitati dalle piante che arrivano da lontano e continuano a sognare, nonostante l’insensato baccano che li circonda. 
Lavorate con i poeti, i maghi, i danzatori e tutti gli altri artigiani dell’invisibile per rimettere al suo posto il mistero del mondo. Ciò facendo affronterete le forze contrarie che oggi sembrano più potenti che mai. Non opporrete al sistema vigente un’ideologia o un progetto politico, ma un semplice luogo con i suoi semplici valori. Non avrete il desiderio assurdo di cambiare il mondo: farete solo un piccolo spazio alla vita. 
La natura vi offre questa possibilità……..
Gli dei sono dalla vostra parte. Sì quegli dei che si è voluto scacciare, anche loro esuli dalla Terra, ma sempre infinitamente, più saggi dei mortali. Stanno aspettando gli uomini, sorridendo dei loro errori e delle loro speranze, dietro il cancello aperto del giardino.”
Non sono filosofo, ma questo so: nel nostro tempo troppo pieno di sé e delle sue conquiste, in questa nostra società in cui sembra che il destino di qualsiasi attività sia generare ricchezza, soddisfare desideri perlopiù superflui, abbiamo dimenticato un bisogno, tanto essenziale quanto mangiare o bere. Abitare un mondo dotato di senso”.
Restano ancora in Occidente, dei luoghi incantati, abitati dall’invisibile. Sono luoghi in cui un tempo gli uomini hanno costruito templi e chiese, o resistono ruderi di antiche città e castelli. Talvolta basta una sola pietra per far nascere tutt’intorno un luogo vero, per raccontare una storia. Se questi posti hanno saputo conservare un’anima, è perché l’avanzata massiccia della storia li ha risparmiati. Sono, insomma, di superstiti e, se preferite, dei luoghi fantasma. Spesso li si incontra per caso. 
Talvolta, di primo acchito ci deludono: sembrano abbandonati, trascurati, cosa che invariabilmente mette a disagio l’uomo civilizzato, così amante dell’ordine e della pulizia  (vedi antropologia Homo Fulvo Pettinaticus - ndr). 
 Nella maggior parte dei casi non siamo molto edotti sulla storia del sito e – altra cosa che ci disorienta – non sappiamo granchè di dove ci troviamo. Entrandovi però persino il razionalista più incallito comprende che non si tratta di un luogo neutro. L’aria che visi respira è diversa, e altrettanto diversa è la qualità della luce. 
Lo spazio è come carico di una strana densità, di una profondità insondabile, come se qualcosa nella vita degli uomini e delle donne che lì hanno pregato, amato, sofferto e sognato avesse resistito allo scorrere del tempo, via via modificando il sito fino a farne ciò che è”.
Così i veri luoghi scompaiono uno dopo l’altro insieme al loro mistero, alle storie che custodivano, al loro silenzio benedetto. Se non vengono semplicemente distrutti, li si trasforma in  "monumenti">. 
In questo caso dopo essere stati restaurati in modo da sembrare più giocattoli che luoghi reali, diventano siti turistici. 
Niente più tracia del loro mistero, ma che importa? Finalmente servono a qualcosa: attrarre visitatori affamati di distrazioni. I luoghi si ritrovano così trasformati in scenari dove il turista, cioè il povero erede di ciò che un tempo era il viaggiatore, inscena la propria capacità di meravigliarsi di fronte al mondo”.
(JORN DE PRECY  -1912)



venerdì 25 agosto 2017

TROVATA SOLUZIONE PER I POLLI DI ZARATTINI...

Finalmente abbiamo una buona notizia: il consigliere castellano della lista ZAIA, Gerolimetto, mette a disposizione terreni vicino alla sua casa di residenza per il pollificio intensivo di ZARATTINI, che è un amico...

L'accordo è ancora segreto, ma mi pare una buona soluzione. Anzi io userei anche il giardino della villal di Gerolimetto che non deve essere piccolo



VENTIEDIECI A3 - INCONTRO SU DISASTRI AMBIENTALI

A3 NEWS TREVISO - MEDITAZIONE SULLA STORGA: CHE LA FORZA SIA CON NOI



Domenica confermiamo la presenza in area del Parco della Storga, muniti di buona volontà e grande energia mentale...



Consigliato
tappettino per la seduta di mantra, forbici da potatura per la
levitazione delle stesse e sacchetti della spazzatura che magicamente si
riempiranno se la forza sarà molta.



CHE LA FORZA SIA CON NOI

IL PESCE PUZZA DALLA TESTA

Basta leggere chi sono i sindaci e politici dell'isola... Sono anche ingegnere e quindi dovrebbero sapere di cosa parlano in termini di sismicità.
Ma prevale il senso della famiglia... tengo famiglia




giovedì 24 agosto 2017

QUELLI DI ISCHIA SONO VITTIME?

Il signore, padre dei tre ragazzini salvati, che viveva nella casa crollata ad Ischia rilascia dichiarazioni che dimostrano che sostanzialmente c'è ancora molto moltissimo da fare per far comprendere cosa significa essere cittadini ed a cosa servono Stato, Regione e Comuni.

La dichiarazione (mi pare) si può sintetizzare nel seguente modo:"Io ho costruito senza avere la licenza, ma ho condonato una prima volta (1987), poi ho sopraelevato e fatto una tettoia sempre senza permessi ma ho ancora condonato (2003) pagando fior di soldi. Nessuno mi ha detto nulla sulla mia casa... Volete che io faccia vivere la mia famiglia in posto pericoloso? Se lo sapevo...".

La prima cosa che direi al signor Ischia (lo chiamerò così) è che con il suo ragionemento potrbbe anche succedere che lui vada in ospedale per un'urgenza e trovi di turno... un ingegnere come me che deve operarlo. Non credo che sarebbe felice nel vedermi maneggiare il bistuti e la calcolatrice facendo prima un disegno su come devo tagliare per fare l'operazione...

Questo per dire che la prima INCREDIBILE cosa che emerge e che non mi pare che la stampa (almeno la TV) rilevi è che le costruzioni sono materia riservata a professionisti (geometri, ingegneri ed architetti) che si devono prendere la responsabilità di redigere un progetto che dia sicurezza a chi poi lo va ad abitare.

Il secondo fatto INCREDIBILE è che la casa, di solito, non si fa in autocostuzione. O meglio si facava perchè mio nonnno ha costruito la casa dei miei genitori negli anni '60 lavorando sabato e domenica, ma era muratore (veneto) di professione e sapeva quello che facava; ha chiesto al suo geometra i calcoli del solaio e fatto tutto in "economia", ma secondo le regole del tempo ed infatti la casa ha retto al terremoto del Friuli ed a tutti gli altri. Come mai?

Terza questione da spiegare al sig. Ischia è che il condono sana un problema amministrativo cioè l'illecito di aver costruito senza chiederlo al Comune (il reato sarebbe penale in una zona come Ischia che ritenga abbia un vincolo ambientale..), il Comune doveva prendere atto e richieder eche un tecnico del proprietario facesse le verifiche statiche e tutto il resto per arrivare all'agibilità. Avrebbe cioè dovuto richiedere una cosa impossibile e quindi far demolire la sua casa.

E' tempo di finirla con questo sistema in cui chi è vittima (anche di se stesso= è innocente. Nessuno è innocente perchè quando si tratta di non rispettare le leggi che tutelano il territorio si fanno i cortei con sindaci e parroci.
Questo non è inacettabile e non è sciacallaggio: è dire semplicemente la verità perchè solo se questi (e tutti quelli come il sig. Ischia) prenderanno atto che non sono loro le uniche vittime, ma lo siamo anche  noi che paghiamo ogni anno danni per cose che non dovrebbero esister.
e

mercoledì 23 agosto 2017

MA CHE BELLEZZA DI UOVA!

Eccoci che troviamo uova contaminate....
Quelle prodotte in batteria sono simili e non vi dico la carne: praticamente non serve battagliare per non vaccinare i propri figli: ve li vaccinano prima, vaccinando i pulcini!!


CORSO A FONTE AVELLANA - TERRA MADRE

Un corso sul paesaggio e sulle erbe per imparare ad osservare.... meditativo e non solo...da fare

martedì 22 agosto 2017

CASE SOTTO GLI AEREI

Interessante capire chi comprerà le case che saranno costruit in questa ridente lottizzazione...
Io una casa con vista Ryan Air non la comprerei...

Gli aerei hanno finalmente fatto capire a Treviso che quando decollano fanno rumore perchè fino ad oggi sembra che il problema non esistesse..

.

UOVA ED ALLEVAMENTI, CIBO CLASSISTA?

Non è un buon momento per le uova e nemmeno per i polli che sono sotto l'occhio del ciclone sia in Europa che a Sant'Andrea oltre il Muson.

Le uova entrano praticamente in tantissimi cibi che mangiamo e sono un dei prodotti più a rischio sia a livello di produzione che di conservazione, se poi chi le produce usa sistemi illegali, siamo veramente spacciati.

Per i polli siamo alla stessa stregua: un animale allevato in modo forzato darà una carne che servirà a sopravvivere e che costerà poco, ma è una ocsa che dareste ai vostri figli. Se uno vedesse come vengono allevati non credo mangerebbe più pollo, nè altra carne.

Il tema dell'alimentazione e dei prodotti di eccellenza diventa sempre più  un tema di "classe" nel senso antico del termine perchè avremo cibo per poveri e cibo per ricchi.
Da che parte vogliamo stare??


INUTILE E DANNOSO, QUESTO E' IL PARCO SILE...

E' molto tempo che critichiamo con forza l'ENTE PARCO SILE e credo che siano sempre troppo tenere le nostre critiche verso un ente che ha tradito il suo mandato e nei 25 anni di vita ha visto degradare tutto l'ecosistema, occupandosi solo di piste ciclabili e di concedere edificazioni in zone di riserva.

Il danno non è nemmeno ascrivibile in toto ai poveri esecutori che sono all'interno del Comitato Esecutori ed ai loro fedeli servitori, ma alla politica regionale che ha dato la mano libera ed ha coperto questo Ente, che nel passato ne combinava anche di peggiori...

Pare che la Regione Veneto voglia chiudere con questa esperienza che loro stessi hanno fatto fallire per ricentralizzare la gestione e tenere sotto controllo la questione. Non cambierà nulla, sono solo falsi movimenti per creare un po' di confusione.
Se gli uomini saranno i Pettenà, i Brunello o il direttore ff non potrà mai cambiare nulla perchè questi danno 400mila euro alle peschiere del Sig. Durigon e se ne fanno un vanto perchè "aveva chiesto due milioni di euro"!! Paghiamo 400mila euro di trote allevate come i polli di Zarattini: questo è il parco Sile!


lunedì 21 agosto 2017

PREMIO LETTERARIO PER I FIUMI E LE BONIFICHE




CONDOMINIONI: ECCO IL COLPEVOLE

Ottima sintesi giornalistica della mia analisi di ieri...

I NEMICI DEL SILE SONO LORO

Trovo particolarmente divertente la questione delle PASSERELLE DEI BURCI che mi ha sempre visto contrario a quello schifo che hanno fatto sostituendo le passerelle in legno con quella struttura da carro-armati, ma devo dire che:
  1. per le le tartarughe esotiche le possono catturare tutte e farci anche un brodo da dare all''esecutivo e a tutti i sodali
  2. le bici le hanno portate loro sulle restere creando un percorso privilegiato per i ciclisti che ora gareggiano con i pedoni; è strano per questi esagitati delle due ruote ora dover scendere sopra un ponte dove può passare comodamente un auto... Non lo mica pensata io la Greenway in questo modo...
Manca oltre tutto il senso del ridicolo perchè immaginare delle messe nere nella ridente Casier è davvero troppo; piuttosto dei riti voodoo visto che è pieno di migranti che però sono rinchiusi in carcere..

Mi piacwe pensare che tutto 'esecutivo si smazza 2500 foto e consiglio loro di mettere adesso delle foto-trappole che tengano d'occhio le foto-trappole perchè il proissimo obiettivo, se io fossi il burlone sarebbero proprio questi dispositivi!!

domenica 20 agosto 2017

FOTO DI POLLI: TROVA LE DIFFERENZE...

La stampa riporta la nostra posizione di sostegno al Comitato NO POLLI di Sant'Andrea oltre il Muson e giustamente specifica che per noi (ma anche per loro) la questione è più ampia: si tratta di contestare che questo tipo di attività sia un'attività agricola e che possa stare vicino a chi coltiva biologico e vive.
Nella sostanza invece di tratta di una FABBRICA DI POLLI gestita in modo industriale e scientifico per fare produzione di massa a basso costo.

Avranno anche le carte in regola, ma intanto abbiamo chiesto di vederle perchè le regole sono molte e vanno tutte rispettate; in primis quelle sulle distanze da altri allevamenti avicoli.

L'altra questione che evidenzio è che, anche inconsapevolmente (o forse no, non so..) la stampa incide sempre e lo dimostro con il confronto tra le foto che vi mostro.
Una è quella del Gazzettino che penso sia di repertorio (cioè trovata su internet come lel mie), l'altra è quelle che ho preso io: la differenza è evidente.

La realtà dell'allevamento Zarattini dovrebbe essere di circa 21 polli a metro quadrato (lo devo verificare): vedete voi a quale foto corrisponde...





TREVISO-OSTIGLIA: LA CATTIVA VOLONTA' DELL'ENTE PARCO SILE


La questione dell'ex consigliere ARMANDO MARANGON merita qualche osservazione in più perchè non è tutto esplicito quello che è riportato nell'articolo di oggi sulla Tribuna.

Armando Marangon è un uomo leghista (penso da sempre) che però ha la testa sulle spalle e soprattutto ama il suo territorio e quindi si era attivato praticamente per fare quella manutenzione che in area Parco mai è stata fatta perchè è molto più REMUNERATIVO fare grandi progetti di piste ciclabili che non la noiosa manutenzione ordinaria.

Il Marangon venne addirittura denunciato (credo proprio dall'Ente Parco Sile) per taglio "abusivo" in zona di vincolo e quindi tutto il suo gruppo di volontari smise di fare il lavoro che facevano; dire che "facevano legna" con arbusti e robinie è un insulto all'intelligenza e non depone a favore di chi lancia questa accusa.

Il Marangon, che sedeva nell'Esecutivo del Parco Sile, è stato poi giubilato dai notabili del Parco Sile per lesa maestà ed è stato sostituito da un altro figuro di Quinto dal ghigno Pettinatesco; in quattro e quattr'otto sono riusciti a fare il cambio di consigliere, cosa che, per esempio , oggi non succede con i dimissionari Pettenà e Grosso, che restano ancorati alla poltroncina.

Nella Lega ci sarebbero soggetti interessanti a livello ambientale come Torresan Giorgio, Marangon ed anche Claudio Moro e qualche altro,ma purtroppo sono succuvi dell'homo FulvoPettinaticus, che, va in giro dicendo ancora di essere consigliere provinciale (alle mostre del formaggio),

QUESTI VANNO CACCIATI...

PERCHE' CASETTE DIVENTANO CONDOMINIONI?

Ultimamente si è levata alta la protesta di alcune zone di Treviso per il sorgere di edifici molto superiori alla media pre-esistente e prendo ad esempio il caso di via Piave, che conosco come ambito per aver giocato da bambino in quello che era un grande prato con alberi visto che i miei nonni materini proprio lì abitavano.

Non conosco la consistenza precisa del'lintervento in corso, ma conoscevo la casa dei Signori Soldati che frequentavo ed era una classiva casa unifamiliare a due piani su un lotto di circa 1000mq com'è rimasta fino all'anno scorso.

Andiamo con ordine.

  1. Cosa prevedeva il PRG 2011 fato dalla Lega Nord e susssunto dalla Giunta Manildo senza grandi cambiamenti per quest area?
 Se osservate le previsioni originarie sono di una densificazione della costruzione pre-esistente perchè un indice 3mc/mq significa costruire un condominio come quelli che ci sono a fianco con altezza massima 16m. La cosa non è in sè sbagliata perchè l'intera zona dello stadio è fatta di case "alte" per Treviso; quello che stride è la scarsa distanza dal fronte stradale e l'assenza di verde.







Cosa succede dopo??C'è la crisi edilizia e quindi la Regione Veneto pensa di rispondere non con incentivi seri che mettano a disposizioni fondi per il settore, ma con una serie di "regali" che alla fine si ritorcono contro i cittadini. E' il cosidetto PIANO CASO di Marino Zorzato e Zaia che nasce come legge "provvisoria" nel 2009 e continua a sopravvivere di proroga in proroga fino al 31-12-2018 (cioè 9 anni dopo!!) con il rischio che venga resa definitiva. 

 Come potete leggere nella premessa alla legge approvata (Piano Casa 1) ci sono un sacco di belle parole come al solito, ma gli effetti sono quelli che si vedono oggi..
Faccio notare che la LEGA NORD di Zaia approva, ma il PD si astiene perchè è difficile votare contro... Credo che solo Pettenò ed altri due si siano rifiutati di votare questo schifo.


Quali sono gli effetti del PIANO CASA, che passa dalla versione 1 alla versione 2 e poi alla versione 3 con la saggia consulenza dello studio BAREL che pubblica volumi su volumi di interpretazioni e commentari...??
 
Gli effetti sono quelli che oggi denuncia l'ing. Negro e cioè che i Comuni sono spossessati della loro potestà di pianificare.
Spendono soldi per i PAT e per i PI e poi in base a NORME DEROGATORIE si danno "premi spaziali" che arrivano anche al 75% se in favore dei disabili.
Chi negherebbe un incentivo ad un soggetto "debole"?? 
Quello che c'è sotto è la prima versione che è stata via via peggiorata...

La legge regionale in un linguaggio burocratese stretto spiega che è tutto bello e fatto a nostro beneficio ed infatti se vi riguardate le rassegne stampa del tempo (ed ancora quelle di oggi), questa legge DEROGATORIA è descritta come quella che ha salvato l'edilizia, mentre in realtà non ha modificato nulla ed ha solo peggiorato il contesto ingessando ancora di più il mercato perchè ha aumentato l'offerta della "camera per la nonna" (come diceva Zorzato) mentre c'è un patrimonio enorme invenduto.

Interessante anche vedere che la Regione Veneto stabilisce sconti sugli oneri concessiori di cui beneficiano... i Comuni!! L'articolo 7 prevede uno sconto del 60% ed anche ulteriore incentivi se lo desiderano i Comuni che non hanno un soldo!!

In un primo momento era stata data la possibilità ai Comuni di stralciare alcune zone del loro territorio, ma tale possibilità è stata subito eliminata perchè c'era il rischio di inficiare i "benefici" della legge e quindi l'articolo 8 è diventato un mera chimera.

I centri storici sono stati fatti salvi, più per impossibilità tecnica (distanze) che per altro...

Siccome i problemi di questo pasticcio emersero subito evidenti perchè nascevano condomini a confine con casette, si densificava dove non c'è strade adatte e via discorrendo ci fu la necessità di un'altra mostruosità giuridica del Veneto che L'INTERPRETAZIONE AUTENTICA DELLA NORMA.Quando ci sono pasticci, causati da legislatori pasticcioni, si chiede di mettere delle toppe che reggono fino a che nessuno le impugna... Ma impugnare costa...

Leggete e cercate di valutare la portata dei punti:
1) si consente di pianificare in DEROGA anche a chi è senza PAT dopo il limite fissato
2) si fanno prevalere le norme regionali sui regolamenti comunali in modo da saltare i pochi vincoli che i Comuni tentavano di mettere
3) si proroga una legge "provvisoria" fino a 2018
4) si tolgono dai computi dei volumi dei dettagli tanto per dire che nulla deve essere perso per fare schèi..
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CONCLUSIONE

Tutto questo lungo excursus per dire cosa??

In primis che nulla avviene per caso ed è tutto già scritto nelle leggi che vengono approvate soprattutto se le leggi sono DEROGATORIE e fatte sull'onda di motivazioni diverse di quella di una corretta gestione del territorio.
La pianificazione (ma tutto in genere) è MERCE DI SCAMBIO per ottenere voti e per avere titoli sui giornali.
Poca differenza tra maggioranza ed opposizione, anche se la colpa della LEGA NORD e CENTRODESTRA è certamente maggiore, visto che da lì vengono queste ideone. Non escludo però che i geni del CENTROSINISTRA non potrebbero anche loro farle se fossero al governo della Regione Veneto (cosa che non succederà mai) .

La seconda questione è l'osservazione che i partiti non esistono più come entità "che studiano" (salvo rare e personali eccezioni); siamo circondati da politici regionali che gestiscono i loro grande/piccolo potere senza seguito di base e da amministratori locali, che sono impegnati in gestione e non hanno la minima idea di quello che succede a livello legislativo in Regione.
Anzi se vanno in REGIONE VENETO è per chiedere, con il cappello in mano, di avere qualche finanziamento per questa o quella opera che li farà rieleggere.
DOVE VOGLIAMO ANDARE IN QUESTO MODO? 




sabato 19 agosto 2017

CONSIGLI PASTORALI PER L'AMBIENTE: LAUDATO SI'...

Sono molto contento che i Consigli Pastorali inizino finalmente a leggere ed applicare sul territorio veneto l'enciclica d Papa Francesco.

Il testo è secondo me rivoluzionario, nel senso che propone un vero e proprio rivolgimento e ritorno a valori che non siano solo i soldi.
FORZA.....


INCENDIO A VIDOR? TUTTI "INTORSEGAI", MA IL PROSECCO E' SALVO...

E' certamente una "cattiveria" dettata dall'accostamento dei titoli di giornali, ma sono molto stridenti le dichiarazioni dei presidenti dei Consorci di Tutela di DOCG e DOC, che interpellati sul rogo di Vidor si comportano in perfetto stile NIMBY.
"Siamo in contatto con i Sindaci per vedere dove va la nuvola di fumo.... Non viene nè a Conegliano, nè a Valdobbiadene...". Magari poteva andare ad investire un ospizio di anziani così risparmiavamo un po' di pensioni.

E' logico che il reddito da prosecco è reddito per molte famiglie, ma ogni tanto una parola (UNA) per essere preoccupati anche per il resto del mondo non guasterebbe.
Anche a livello di promozione del prosecco.


INCENDI TROPPO FREQUENTI

Il rogo di ieri alla Vidori, azienda specializzata nello smaltimento dei rifiuti pericolosi, è solo l'ennesimo incndio che avviene in Provincia per non lasciare più di un dubbio sulla matrice sostanzialmente "mafiosa" di questo tipo azioni.

La magistratura indagherà e speriamo giunga a trovare i responsabili di questi gesti scellerati.

Quello che non è ammissibile è che un incendio, anche doloso, assuma proporzioni così rilevanti in una fabbrica con materiali così pericolosi. Le normative anti-incedio sono molto stringenti e prevedono compartimentazioni, rivelatori di fumo, impianti automatici di spegnimeto e mi pare impossibile che una simile azienda possa bruciare come un fuscello disperdendo in ambiente tutti quei veleni.
Anche queste sono responsabilità che vanno accertate.
Speriamo che tutto non si risolva dando la colpa ad un magazziniere come in rogi trevigiani.

RIVEDERE LE CONCESSIONI IRRIGUE E IDROELETTRICHE E' UNA PRIORITA'

Il prof. D'Alpaos, con sin troppa eleganza ma assoluta chiarezza, mette il dito sulla piaga e dice chiaramente che lo Stato e la Regione Veneto hanno concesso risorse che non ci sono in particolare nel bacino della Piave.

C'è poco da discutere o da fare mille calcoli: lo dice chiaramente il Piano di Gestione del fiume PIAVE, tenuto nel cassetto dell'assessore Bottacin & kompagni da anni.

QUELL'ACQUA VA RIDATA AL FIUME E VANNO BLOCCATE LE CONCESSIONE PER IL MINI-IDROELETTRICO SUI TORRENTI BELLUNESI.

Da qui si parte.

Relativamente ale colpe dell'urbanistica, poco da aggiungere: per i SCHEI si è giustificato tutto ed ora diciamo che è colpa della Natura matrigna...


ADESIONE ALLA RETE DEI COMITATI PER LA DIFESA DEL TERRITORIO

Girando per il web, ci si imbatte in cose che si cercavano da anni e non si erano mai trovate per pigrizia... poi non se ne trovano altre, ma questo sito è interessante sia per lo spessore dei membri che per il fatto che solo l'unione degli intenti farà la forza.

Abbiamo aderito alla RETE DEI COMITATI PER LA DIFESA DEL TERRITORIO sperando di condividere esperienza per un mondo migliore...

venerdì 18 agosto 2017

DOVE DEVONO ANDARE I POLLI INDUSTRIALI? IN ZONA INDUSTRIALE..

Uno dei grandi problemi irrisolti dell'agricoltura veneta è quello di stabilire dove finisce l'attività agricola e dove inizia l'attività industriale.

Da un punto di vista normativo abbiamo visto già in passato che le aree agricole sono sempre più terrirorio di conquista per attività che di “agricolo” non hanno più nulla nel senso comune del termine.

L'esempio del Gruppo PADANA nell'area del Trojan a Paese di Treviso è il più clamoroso che io mi ricordi, ma ritengo che nel Veneto “del fare” situazioni simili siano decine.
Un'attività che non usa la terra in modo specifico ed ha dimensioni “intensive” difficilmente può ragionevolmente essere accettato in area agricola, visto gli impatti che queste “fabbriche” producono.


A livello normativo però la questione non funziona in questo modo perchè è molto semplice per gli imprenditori (in questo cado sempre più “prenditori”) di utilizzare suolo agricolo per costruire nuovi capannoni per attività che sono a tutti gli effetti industriali.
E' un grande paradosso che la Regione Veneto che vuole promuovere le eccellenze del territorio conceda poi a questi soggetti le facilitazioni normative che li portano ad acquisire spazi in aree agricole per il solo fatto che sono a più buon mercato delle aree industriali già disponibili e vuote.

Una contraddizione talmente enorme che pare un'eresia solo citarla.
Insediare un allevamento intensivo avicolo sopravento a meno di due chilometri da un paese come Sant'Andrea oltre il Muson è chiaramente una follia ed i cittadini della frazione di Castelfranco giustamente si stanno opponendo a questa scelta che passa sostanzialmente sopra le loro teste come se loro non contassero nulla.
Ma è necessario capire bene che questo non è “sviluppo e promozione” del territorio, ma solo l'ennesimo modo con il quale si fanno “schèi” sulla pelle della gente sia per i riflessi sul territorio, sulla salute e sulle proprietà che certamente si svalutano come se costruissero una discarica.

Non sto nemmeno a parlare di paesaggio o di altre questioni ambientali, mi limito ad osservare che si continua a favorire una parte (questi imprenditori spesso molto vicini al potere) con evidente disprezzo di quello che pensano i cittadini, che però sono sempre meno disponibili a subìre questo soppruso come se fosse una maledizione.

E' evidente che ci sono leggi e normative specifiche, ma deve essere chiaro che sono le scelte politiche che governano un territorio e che se questo è normativamente possibile è perchè non si è voluto finora porre un serio argine ad un “caos organizzato”, dove alcuni fanno schèi ed altri pagano.

Non è molto difficile per una maggioranza che vuole veramente difendere il territorio ed i suoi cittadini (paròni al casa loro?) promuovere una modifica normativa che limiti questo tipo di insediamenti in area agricola e li porti dove devono stare cioè in area produttiva.

Piange il cuore oltre tutto vedere che, come per la Superstrada Pedemontana, i soggetti intermedi (tipo Coldiretti) prendano posizione a favore di simili impianti, veri e propri lager legalizzati per animali.
L'interesse economico anche di questi soggetti va evidenziato perchè è inutile far eproclami sulla bontà dei prodotti veneti e poi promuovere nella sostanza del cibo spazzatura, che sarà il nutrimento delle categorie più povere.


E' tempo di dare un nome chiaro alle cose e di capire chi sta da una parte e chi sta dall'altra, partendo in primis dal Presidente della Regione Veneto.