"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

martedì 8 ottobre 2013

IL DIMENSIONAMENTO DEL NOSTRO FUTURO CON DATI INCERTI E POCHE IDEE

Dire che servono case e che serve edificazione per lo sviluppo è un concetto vecchio... vecchio come molti di noi.
Solo la tutela del territorio, delle tradizioni e delle nostre particolarità ci potrà salvare, non per "un insensato sviluppo", ma per una vita migliore.. dei nostri figli.





La sottoscritta Anna Mirra nata a Treviso il 13-10-52 ivi residente in via Belle Gambe 1, e Romeo Scarpa residente in Treviso via Sant'Elena Imperatrice, 21, in qualità di presidente protempore dell'associazione ITALIA NOSTRA sezione di Treviso,
  • esaminati gli elaborati del P.A.T. adottato dal Consiglio Comunale con delibera n.12 del 19-3-2013
Premesso che:
  1. Per poter calcolare il fabbisogno edilizio necessario nel futuro della città si deve individuare la capacità residua derivante dalle previsioni del PRG vigente. Ma il PAT trae le sue conclusioni a partire da dati incerti, frammentari, parziali e contradditori. Pertanto è indispensabile RICALCOLARE LA CAPACITA’ RESIDUA EDIFICATORIA DEL PRG.
  2. Infatti vengono conteggiati in tale capacità SOLO i VOLUMI RESIDENZIALI DERIVANTI dai SUA : MC 1.624.454 ( essendo stati realizzati mc 1.272.910 sui 2.897.364 previsti ) ma NON LA CAPACITA’ RESIDUA DEI VOLUMI RICETTIVI e LE SUPERFICI COMMERCIALI E PRODUTTIVE corrispondenti relativamente a 117.350 mc e mq 404.267. Per tali volumi e superfici si intendono annullate le capacità edificatorie o i dati relativi ad essi vanno sommati ai residenziali e la risultante della capacità residua derivante dai SUA non può più essere indicata in mc 1.624.454 ?
  3. Nel calcolo della capacità residua derivante dal PRG si deve , inoltre, quantificare l’attività edificatoria nelle ZTO. Il PAT prende in considerazione ESCLUSIVAMENTE le ZONE ZTO in AREE di URBANIZZAZIONE CONSOLIDATA. Per quantificare le volumetrie già costruite sulle previsioni del PRG il PAT afferma che si tratta di un dato approssimativo ricavato dalle risposte date dai cittadini e dedotto dalle schede di rilevazione del Censimento 2011. Ma gli interventi edilizi nelle ZTO, anche se sono stati effettuati per intervento edilizio diretto, richiedono la presentazione di documentazione depositata negli uffici comunali dalla quale è possibile dedurre volumetrie, superfici, altezze etc. Non è ammissibile che si affermi che ciò non ha potuto verificarsi. A maggior ragione per il fatto che molti di questi interventi non sono consistiti in piccole variazioni di cubatura e di demolizione dell’esistente ma nella COSTRUZIONE DI CONDOMINI DI 5-7 e oltre appartamenti di 4-5 piani in aree precedentemente non edificate (si è costruito nelle aree scoperte verdi di condomini e villette , vedi condominio tra via Ciardi e via Nievo). Di conseguenza non è possibile affermare che di un nuovo condominio non c’è traccia di documentazione negli uffici comunali! Ma per di più la STIMA di tali interventi nel PAT viene indicata in 600.000 mc quando nel PRG SI PREVEDEVANO 319.894 ! Si è costruito il DOPPIO di quanto previsto (e il dato sicuramente è sottostimato)??
Considerato che:
Le conclusioni a cui arriva il PAT sono: le ZTO sono già sature (chi, come e perché ha permesso di costruire quasi il doppio di quanto lo strumento urbanistico avrebbe concesso ? ), si confermano le previsioni del PRG all’interno di queste aree per concentrarsi sulla capacità residua derivante dai SUA .
Dunque nelle zone ZTO a urbanizzazione consolidata si sono costruiti 280.106 mc in più delle previsioni che NON VENGONO NEPPURE CONTABILIZZATI nella capacità residua derivante dal PRG!
Ma non è tutto . E’ stata considerata l’ulteriore capacità edificatoria potenziale nel futuro di dette aree? Il proprietario, ad esempio, di un’abitazione di mq 70 e di un’altezza di ml 6 ,inserita in B1 potrebbe chiedere di aumentare la sua cubatura secondo i parametri consentiti in B1 e cioè 3mc/mq.
E ancora se si deve andare a quantificare il già costruito per effetto del PRG come si fa a non prendere in considerazione tutto il nuovo edificato nelle altre zone ZTO , cioè quelle a urbanizzazione non consolidata . Ad esempio il PRG ha coniato la sottozona BE (destinazione residenziale in area agricola ! ), quanto è stato costruito in tale sottozona ?
Per quanto detto non è pensabile di procedere al calcolo del fabbisogno edilizio futuro senza avvalersi di DATI CERTI E COMPLETI INCLUDENTI TUTTI GLI INTERVENTI EDILIZI EFFETTUATI FINO AL 2013: non si possono conteggiare solo i SUA e per di più solo per la parte residenziale ; omettere nel conteggio quanto costruito e costruibile in tutte le zone ZTO.
Il modo di determinare la capacità residua del PRG altera il quadro reale ed è la premessa per fare previsioni che potrebbero avere ricadute pesanti sul territorio: non è dato sapere , infatti, quanto è stato costruito e quanto potrebbe esserlo ancora sulle premesse del PRG. Quando le premesse e i dati di partenza non son certi ma parziali o omessi , ogni programmazione e/o progetto sul futuro sono delegittimati.
E’ doveroso chiedersi , inoltre, perché in 10 anni – di cui i primi di massima ubriacatura edificatoria – si sia realizzata solo una parte delle volumetrie previste:
      • su una superficie commerciale direzionale prevista di mq 357.615 sono stati realizzati interventi solo su mq 151.968 (meno della metà);
      • su una superficie produttiva potenziale di mq 224.446 si è edificato solo su mq 25.826 (appena piu' di un decimo);
      • su un volume ricettivo previsto di mc 156.890 si sono costruiti solo mc 39.540 (circa un quarto)
La crisi economica si è fatta sentire solo a partire dal 2008-2009, quindi i motivi vanno ricercati altrove: le previsioni edificatorie del PRG erano e sono gonfiate enormemente e sono andate oltre il soddisfacimento degli appetiti edificatori più ingordi (il PRG era dimensionato per un numero di abitanti teorici uguale a 144.140 ).
Ora chi non ha utilizzato per 10 anni le volumetrie che il PRG gli ha offerto, perché dovrebbe mantenere il diritto a costruire se l’Amministrazione riconoscesse che le previsioni erano sbagliate e non rispondenti né agli interessi dei proprietari delle aree (ai quali non è convenuto costruire) né tantomeno al BENE COMUNE della città ?
pertanto si chiede
  1. di procedere ad un nuovo calcolo della capacità residua edificatoria derivante dal PRG tenendo conto di quanto riportato nell’osservazione in modo tale che la progettazione del futuro si basi su dati completi e certi;
  2. di considerare che, come dichiarato nei principi generali del PAT adottato, che il nuovo strumento urbanistico deve essere ispirato da paradigmi innovativi quali la sostenibilità ambientale e il Bene Comune;




1 commento:

  1. Osservazione dimensionamento volumi PAT Treviso
    http://legambientetv.wordpress.com/2013/10/08/osservazione-dimensionamento-volumi-pat-treviso/

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