Il sottoscritto Romeo Scarpa
residente in Treviso via Sant'Elena Imperatrice, 21, in qualità di
presidente protempore dell'associazione ITALIA NOSTRA sezione di
Treviso,
- esaminati gli elaborati del P.A.T. adottato dal Consiglio Comunale con deliberan.12 del 19-3-2013
- considerato che le Norme di Attuazione (elaborato R04) al paragrafo 2.2.2 “Obiettivi strategici” di pagina 8-9 prevede:
“Gli
obiettivi strategici del P.A.T. sono definiti in relazione ai sistemi
ambientale,
paesaggistico, relazionale/infrastrutturale, produttivo, rurale,
urbano e territoriale. Relativamente ai singoli temi i principali
obiettivi sono i seguenti:
(….)
f)
sistema relazionale, infrastrutturale e della mobilità: ottimizzare
la funzionalità
dei sistemi esistenti, provvedendo a definire, in coerenza con la
pianificazione di settore sovraordinata (Piano Regionale dei
Trasporti,
Piano Provinciale della viabilità, Piani della R.F.I., S.F.M.R.,
soc. autostrade, ecc.):
-
la rete di infrastrutture e di servizi per la mobilità di maggiore
rilevanza, avendo riguardo anche ai servizi di trasporto in sede
propria, al sistema dei parcheggi scambiatori e di interconnessione
ed agli spazi per l’interscambio tra le diverse modalità di
trasporto urbano ed extraurbano;
-
le opere necessarie per assicurarne la sostenibilità ambientale e
paesaggistica e la funzionalità rispetto ai sistemi insediativo,
produttivo e commerciale individuando, ove necessario, fasce di
ambientazione al fine di mitigare o compensare gli impatti sul
territorio circostante e sull’ambiente;
-
il sistema della viabilità e della mobilità ciclabile di livello
sovracomunale;
chiede
le seguenti modifiche a:
“Gli
obiettivi strategici del P.A.T. sono definiti in relazione ai sistemi
ambientale, paesaggistico, relazionale/infrastrutturale, produttivo,
rurale, urbano e territoriale. Relativamente
ai singoli temi i principali obiettivi sono i seguenti:
(….)
f)
sistema relazionale, infrastrutturale e della mobilità: ottimizzare
la funzionalità
dei sistemi esistenti, provvedendo ad
incentivare la riduzione del traffico privato automobilistico
ed
il potenziamento di servizi pubblici o convenzionati collettivi per
ovviare al ritardo nell'attuazione della pianificazione di settore
sovraordinata, definire
da
verificare con gli enti responsabili per verificarne utilità e
congruenza rispetto alle ipotesi progettuali originarie.
In
ogni caso gli interventi di ottimizzazione dovranno essere
in coerenza con la pianificazione di settore sovraordinata (Piano
Regionale dei Trasporti,
Piano Provinciale della viabilità, Piani della R.F.I., S.F.M.R.,
soc. autostrade, ecc.)
e definire:
- la rete di infrastrutture e di
servizi per la mobilità di maggiore rilevanza, privilegiando sistemi
poco infrastrutturati, sostenibili ambientalmente e con ampia
fessibilità di utilizzo, avendo riguardo anche ai servizi di
trasporto in sede propria, al sistema dei parcheggi
scambiatori per il centro storico (in
particolare in adiacenza alla stazione FF.SS. sui due lati) e per i
poli funzionali e di interconnessione ed agli spazi per
l’interscambio tra le diverse modalità di trasporto urbano ed
extraurbano;
- le opere necessarie per
assicurarne la sostenibilità ambientale e paesaggistica e la
funzionalità rispetto ai sistemi insediativo, produttivo e
commerciale individuando, ove necessario, ambiti
e fasce di ambientazione al fine di mitigare o compensare gli
impatti sul territorio circostante e sull’ambiente;
-
il sistema della viabilità e della mobilità ciclabile di livello
sovracomunale, privilegiando
sistemi in sede protetta che non riducano le caratteristiche del
paesaggio agrario o i sistemi tradizionali di protezione
idrogeologica (fossi e fossati);
-
un sistema di mobilità pedonale e podistico di livello sovracomunale
(….)
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