"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

martedì 8 ottobre 2013

RICLASSIFICAZIONE PERICOLOSITA' IDRAULICA

Il sottoscritto Fabrizio Brambilla residente in Treviso via Seitz n. 18,in qualità di Presidente del “Comitato Acque Fiera e Selvana” 
  •  esaminati gli elaborati del P.A.T. adottato dal Consiglio Comunale con del.n.12 del 19-3-2013
  •  considerato il reale rischio idraulico concretizzatosi e documentato sul territorio Presenta osservazione n°1 sulla Tavola A16 Carta del rischio idraulico.
  •  Premesso che in letteratura si concorda a definire la pericolosità idraulica suddivisa i 4 Classi:  P4: pericolosità molto elevata per aree allagate con tempi di ritorno T = 50 anni P3: a pericolosità elevata, in corrispondenza delle aree allagate per piena con T = 200 anni, con altezza d’acqua ≥ 0,9 m per qualunque velocità della corrente, con altezza d’acqua < 0,9 m per velocità ≥ 2 ms-1;  P2: a pericolosità media, in corrispondenza delle aree allagate per piena con T = 200 anni, altezza d’acqua < 0,9 m, se la velocità della corrente è < di 2 ms-1;  P1: a pericolosità moderata, in corrispondenza delle aree allagate per piena con T = 500 anni. 
  • Considerato che nel documento R07 relazione di compatibilità idraulica, al capitolo 7 pag 34, si evince che il tempo di ritorno viene definito come segue: “Tale studio è volto alla quantificazione delle misure compensative da realizzare al fine di non aggravare, con le opere di progetto,l’equilibrio idraulico dell’area in cui l’opera va ad inserirsi, per eventi con un tempo di ritorno pari a 50 anni…” Si conclude che la classificazione delle zone allagate segnalate nel territorio comunale corrispondono alla classe P4 contrariamente a quanto indicato per la maggior parte della perimetrazione indicata nell’elaborato che risultano non pericolose. 
  • Ai fini di consegnare una fotografia più completa ed esaustiva in ordine alla futura definizione del piano degli interventi chiede le seguenti modifiche integrative
  •  Riclassificare la pericolosità idraulica definita nella tavola A16 assumendo gli indicatori già descritti, estendendo la perimetrazione a tutte le aree allagate definite nello studio idraulico del 2006 già individuate nell’elaborato stesso che non sono tuttavia indicate pericolose. 

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