"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

martedì 8 ottobre 2013

TUTELA ACQUE AL PRIMO POSTO

La tutela delle acque per Treviso deve diventare un tema centrale...




La sottoscritta Anna Mirra nata a Treviso il 13-10-52 ivi residente in via Belle Gambe 1, e Romeo Scarpa residente in Treviso via Sant'Elena Imperatrice, 21, in qualità di presidente protempore dell'associazione ITALIA NOSTRA sezione di Treviso,

  • esaminati gli elaborati del P.A.T. adottato dal Consiglio Comunale con delibera n.12 del 19-3-2013
  • premesso che:
    La particolare conformazione del territorio comunale dal punto di vista geomorfologico con presenza di falde acquifere molto superficiali e di risorgive richiede un particolare livello di tutela rispetto a quanto normalmente previsto. Infatti il sistema acque a Treviso presenta una complessità specifica che va tenuta in considerazione: le risorgive possono presentarsi sotto forma di polla, di fosso o diffusa: lungo i corsi d’acqua spesso lateralmente emergono acque sorgive; aree umide sono spesso determinate dall’emergere in superficie di acqua di falda; fossi – in apparenza di modestissime dimensioni – sono parti essenziali della dinamica delle acque di risorgiva .
  • Una fascia di rispetto idraulico di soli 10 metri determina in molte situazioni l’alterazione e/o l’interruzione delle falde sotterranee con ripercussioni sul sistema acque e sull’intero sistema delle acque di risorgiva .
  • Non è sufficiente, per la tutela delle risorgive , stabilire una fascia di tutela di 50 metri o di 150 metri per un’eventuale edificazione; infatti è necessario appurare e maggiormente salvaguardare l’area a monte della risorgiva in direzione dello scorrimento della falda (nella maggior parte dei casi NW-SE ). La falda che alimenta la risorgiva potrebbe trovarsi a 200 metri a monte dell’intervento previsto , in tale caso si danneggerebbe la risorgiva pur rispettando la normativa.
  • La VEGETAZIONE ARBUSTIVA E ARBOREA presente lungo le sponde di fiumi, corsi d’acqua minori , fossi rappresenta un elemento cardine dell’HABITAT delle zone umide di risorgiva: ad esempio l’ontano – essenza tipica di questo habitat –spesso affonda le proprie radici proprio nell’acqua . Prevedere che almeno una fascia di 4 metri sia libera da qualsiasi ostacolo o impedimento al transito dei mezzi manutentori ha per conseguenza la distruzione dell’ecosistema dei corsi d’acqua specialmente quelli di risorgiva. La norma risponde certamente a criteri di facilità di manutenzione e di sicurezza idraulica (criteri che possono essere prevalenti quando si prendono in considerazione fiumi come il Piave o il PO) ma non salvaguardia paesaggi e habitat di corsi d’acqua di risorgiva di dimensioni ridotte come il Sile e gli altri fiumi di risorgiva presenti nel territorio comunale tutelati da normative specifiche .
pertanto si chiedono le seguenti modifiche/integrazioni:

  1. LA FASCIA DI RISPETTO IDRAULICO INEDIFICABILE SIA ALLARGATA AD ALMENO 15-20 METRI PER TUTTI I CORSI D’ACQUA;
  2. QUALSIASI EDIFICAZIONE PREVISTA vicino ad aree occupate da risorgive, tramite relazione geologica –idraulica di un professionista , ATTESTI che non solo per i 150 metri di fascia di rispetto prevista ma anche in tutta la zona interessata dalla nuova edificazione (con particolare attenzione a monte della risorgiva) il nuovo intervento NON INTERFERISCA CON lo scorrimento della falda che alimenta LA RISORGIVA.
  3. La VEGETAZIONE ARBOREA E ARBUSTIVA, anche all’interno della fascia di 4 metri a partire dal piede arginale , presente lungo fiumi, canali, fossi etc. sia TUTELATA e SALVAGUARDATA .



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