"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

sabato 5 ottobre 2013

PAT TREVISO. PERCORSO FINORA INADEGUATO...

La questione del Piano di Assetto del Territorio non è certamente la principale preoccupazione dei cittadini trevigiani di fronte ad una crisi economica che impoverisce le famiglie o a tragedie devastanti come quelle di Lampedusa, ma è in ogni caso un tema importante, soprattutto per un'associazione come la nostra che vuole promuovere la partecipazione e modalità consapevoli di sviluppo e tutela del territorio in cui viviamo.
Si tratta infatti di definire insieme il futuro della nostra città e di “dare un'anima” ad un documento, il mitico PAT, che è già stato approvato una volta in Consiglio Comunale, ma da una maggioranza diversa da quella che attualmente governa Treviso.

La prima reazione al comportamento finora tenuto dalla nuova Amministrazione è quindi di assoluta sorpresa, direi stupore, di fronte ad una nuova gestione che fatica a comunicare la sua idea di città.
Piu' che fatica, direi anzi, che si tratta di un assordante silenzio, condito da qualche buon proposito e da un minimo di informazione in piu' rispetto all'infimo livello a cui eravamo abituati.

Politicamente questo comportamento pare assurdo e poco produttivo, visto che la prima preoccupazione di una politica al servizio dei cittadini dovrebbe essere quella di interpretare la loro volontà e tenerli almeno adeguatamente informati sulle difficoltà, a volte inevitabili, che ci sono durante il percorso amministrativo.
Fino ad oggi su questo tema, la nuova Amministrazione ha invece fatto qualche dichiarazione di intenti, due incontri pubblici, un gruppo di studio che lavora “in segreto” e poco altro...
O almeno questo è quanto è dato pubblicamente sapere, visto che non ci sono risposte chiare a quesiti semplici, che abbiamo posto in modo formale ed informale in tutte le sedi.
Abbiate fiducia....” è il ritornello che sentiamo ogni tanto e noi magari di fiducia ne abbiamo anche tanta, ma crediamo che i trevigiani meritino di essere coinvolti in un processo di cambiamento e non trattati come bambini che si accompagnano per manina nella nebbia...



La carenza di risposte ad Italia Nostra Treviso è ben poco importante rispetto alla carenza di comunicazione chiara ai propri elettori.
Elettori che hanno chiesto elementi di novità e di trasparenza nella gestione del potere e della cosa pubblica; il modo di gestire il PAT è, forse è meglio dire era, un modo per dimostrare questa differenza e spiace dover ammettere che fino ad oggi tale differenza, rispetto al passato, è minima.

Le questioni che abbiamo proposto dall'insediamento della nuova giunta sono poche e chiare:

  1. quale Treviso immagina questa amministrazione per il 2020? Quali sono le differenze e le novità rispetto all'impostazione delle giunte precedenti? Questo al di là delle belle parole (sostenibilità e le sue sorelle..) scritte dai progettisti nei documenti adottati.....

  1. dall'agosto 2012 abbiamo criticato ferocemente Zampese e soci per un percorso partecipativo ridicolo e gestito da adempiere solo formalmente alle previsioni della Legge 11/2004; la nuova amministrazione pensa che siano sufficienti due incontri (affollati) alle Stefanini per “fare partecipazione”?? Non ci siamo nemmeno per scherzo...

  1. ci vengono chieste “osservazioni”, che diligentemente prepareremo, ma come saranno valutate? Con quali criteri? Quale procedura intende impostare l'amministrazione, da un punto di vista politico al di là di quanto impone la norma e la prassi, e soprattutto al di là degli interessati consigli dei dirigenti dell'Urbanistica e dei progettisti??
Inutile che ci dicano che “si possono sprecare soldi e tempo...” perchè sono solo banali e misere scusanti di fronte ad impegni presi in modo chiaro di fronte agli elettori. Inutili che ci parlino di VAS da riadottare o altre questioni tecniche, che sono marginali, come si vuole procedere ad approvare questo PAT adottato da altri??

Se la proposta (indicibile) è quella di approvarlo con minime modifiche per poi “operare i cambiamenti strutturali” nel Piano degli Interventi, la nostra risposta è negativa senza discussione.
Negativa oggi come lo era ieri nei confronti della strategia della precedente amministrazione di affaristi...

Noi restiamo convinti che la questione meriti ulteriore tempo ed approfondimenti veri e partecipati, ma siamo pronti a ricrederci se ci spiegheranno miracolose strategie alternative.
Si sta perdendo una grande occasione e si stanno facendo scelte per lo meno incomprensibili senza nemmeno un serio confronto o una decisa presa di posizione.

Noi procederemo a depositare le nostre osservazioni e quelle di tutti coloro che vorranno tentare di cambiare un documento che era inaccettabile fino a tre mesi fa e non è cambiato di una virgola fino ad oggi.
I progettisti nella presentazione del 24-9, come abili promotori commerciali, hanno illustrato le “meraviglie” del PAT da loro elaborato, ma non sono loro i nostri referenti, visto che le scelte politiche non le fa né il Dirigente dell'Urbanistica né il team dei Progettisti...

Attendiamo con curiosità di capire cosa succederà; siamo pronti a cambiare il nostro giudizio, ma per noi oggi la nuova amministrazione è gravemente inadempiente.

La situazione è quindi ad un bivio per la giunta Manildo ed anche per tutta la coalizione, che crediamo non potrà resistere a forzature oltre un certo limite, senza che almeno non ci siano spiegazioni politiche (non tecniche...) credibili e convincenti.
Facciamo quindi pubblico appello a tutti coloro che concordano con la nostra analisi, perchè facciano sentire la loro voce, in modo che si riesca, tutti insieme, a riportare la questione in una logica di confronto partecipato per il bene della città di Treviso.


per Italia Nostra sezione di Treviso
Romeo Scarpa

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