E' ridicola l'affermazione che deve essere favorito l'ingresso dell'economia privata nel settore della cultura! Il privato entra nella cultura o per scelta di brand o per convenienza, ma una politica che si limita a questo è perdente, come si è visto con le grandi mostra che oggi non si potrebbero piu' fare visto come hanno ridotto la fondazione bancaria (spolpata).
Aspettiamo un altro finto mecenate??
O vogliamo dare opportunità a chi la cultura la fa per passione??
Il sottoscritto Romeo Scarpa
residente in Treviso via Sant'Elena Imperatrice, 21, in qualità di
presidente protempore dell'associazione ITALIA NOSTRA sezione di
Treviso,
- esaminati gli elaborati del P.A.T. adottato dal Consiglio Comunale con deliberan.12 del 19-3-2013
- considerato che la relazione tecnica a pagina 13 paragrafo 3.2 capoverso c:“Il rischio della mancanza di continuità di tale attività (grandi mostre di Cassamarca), l’assenza di contenitori di dimensioni e strutture adeguate per gli eventi (Ca’ dei Carraresi, pur avendo svolto onorevolmente la sua funzione, non è più una struttura tecnologicamente e logisticamente adeguata per tale scopo), la scelta delle tematiche trattate, che richiedono una maggior apertura alla contemporaneità, anche introducendo linguaggi artistici più aggiornati rispetto all’offerta culturale consolidata, sono una sfida aperta che il P.A.T. potrà sostenere favorendo la nascita dell’infrastrutturazione necessaria ed un significativo ingresso della parte privata in tale porzione dell’economia.
- chiede le seguenti modifiche a:
- Relazione tecnica:(pagina 13 paragrafo 3.2 capoverso c)“L'inevitabile mancanza di continuità di tale attività (grandi mostre di Cassamarca) ha dimostrato il corto respiro di una politica culturale fondata solo sullo pseudo-mecenatismo di un unico soggetto, l’assenza di contenitori di dimensioni e strutture adeguate per gli eventi
(Ca’ dei Carraresi, pur avendo svolto onorevolmente la sua funzione, non è più una struttura tecnologicamente e logisticamente adeguata per tale scopo), la scelta delle tematiche trattate, che richiedono una maggior apertura alla contemporaneità, anche introducendo linguaggi artistici più aggiornati rispetto all’offerta culturale consolidata offerta da un unico soggetto, sono una sfida aperta che il P.A.T. potrà sostenere favorendo la nascita dell’infrastrutturazione necessaria, cioè concedendo spazi in uso gratuito o convenzionato a gruppi di giovani, associazioni ed artisti senza limitare lo sviluppo di tale fondamentale settore all'ingresso della parte privata in tale porzione dell’economia.“
- Norme di Attuazione: nessuna
- Tavole di progetto: nessuna
- allega, per maggior precisione i seguenti documenti: nulla

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