"Ogni cosa era piu' sua che di ogni altro perchè la terra, l'aria, l'acqua non hanno padroni ma sono di tutti gli uomini, o meglio di chi sa farsi terra, aria, acqua e sentirsi parte di tutto il creato." (Mario Rigoni Stern)

domenica 6 ottobre 2013

MOBILITA': IL PROBLEMA NON E' SOLO L'AEROPORTO...



L'idea del tram è già diventata obsoleta prima di nascere... ma il problema di ridurre la quantità di auto che transita soprattutto attorno alle Mura, creando una cesura di fatto tra centro ed il resto è un problema, che non si risolve facendo altre strade....
Una corsia preferenziale per un linea circolare di bus o filo bus puo' avere senso con minibus che attraversino il centro e mezzi piu' capienti in senso radiale...
Per l'aeroporto il collegamento con il centro di Treviso lo deve fare SAVE+AERTRE come opera di compensazione, ma senza aumentare il numero dei voli...



Il sottoscritto Romeo Scarpa residente in Treviso via Sant'Elena Imperatrice, 21, in qualità di presidente protempore dell'associazione ITALIA NOSTRA sezione di Treviso,
  • esaminati gli elaborati del P.A.T. adottato dal Consiglio Comunale con deliberan.12 del 19-3-2013
  • considerato che la relazione tecnica a pagina 13 paragrafo 3.2 capoverso e:
    Il P.A.T. pone le condizioni per supportare la scelta di un collegamento Est –Ovest, che preveda come stazioni: l’Aereoporto S. Giuseppe, la stazione di Porta SS. Quaranta, la Stazione Centrale, lo scalo Motta, l’area Appiani e Viale Europa.
    Progetto realizzabile con diverse soluzioni tecnologiche ma caratterizzato dall’interscambio tra Ferrovie dello Stato, Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale ed un sistema di trasporto urbano su sede vincolata (tram), da attuarsi attraverso una totale riqualificazione dell’area della stazione e dell’ex area Camuzzi in modo da creare qui la principale porta di accesso alla città.
    In questa prospettiva l’accessibilità per le attività commerciali del centro verrebbe assicurata da un nodo che dovrà avere anche grande qualità formale ponendo le condizioni per riconquistare una attrattività oggi declinante.Questa cerniera trasversale potrebbe alleggerire moltissimo i flussi locali su gomma e contemporaneamente aprire una nuova opportunità nei confronti della
    struttura aeroportuale.
    E’ di fatti un dato provato che i notevoli flussi turistici passati e futuri – come previsto dal Piano di Sviluppo Aereoportuale - “sfiorano” il centro di Treviso e aggiungono Venezia ed il resto del Veneto nord-orientale con i mezzi più disparati ed informali (ma sempre e quasi esclusivamente su gomma). Di qui la necessità di catturare tali flussi, fornire in centro e nella periferia di
    Treviso una adeguata ricettività, assicurare un accesso a Venezia via ferrovia alternativo a mezzi su strada, trattenere e proporre la risorsa commerciale del centro storico quasi come fosse il duty free dell’aeroporto stesso.
    chiede le seguenti modifiche a:
    Relazione tecnica (pagina 13 paragrafo 3.2 capoverso e):
    Il P.A.T. pone le condizioni per supportare migliorare la viabilità della città garantendo che sia rispettata la gerarchia delle strade per cui le strade di scorrimento a velocità sostenuta hanno poche intersezioni, mentre le strade interne ai quartieri vengono protette dal traffico di attraversamento mediante una politica tendente a ridurre l'utilizzo dell'auto privata. la scelta di un collegamento Est –Ovest, che preveda come stazioni: l’Aereoporto S. Giuseppe, la stazione di Porta SS. Quaran, mentre a, la Stazione Centrale, lo scalo Motta, l’area Appiani e Viale Europa.
    Non è possibile confidare sull'iniziativa pubblica per la realizzazione dell'auspicato interscambio tra Ferrovie dello Stato e Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, visto che tale progetto è inattuato da oltre 20 anni.
    Progetto realizzabile con diverse soluzioni tecnologiche ma caratterizzato dall’interscambio tra Ferrovie dello Stato, Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale ed un sistema di trasporto urbano su sede vincolata (tram), da attuarsi attraverso una totale riqualificazione dell’area della stazione e dell’ex area Camuzzi in modo da creare qui la principale porta di accesso alla città.
    Il miglioramento della viabilità verso la città dovrà prevedere sistemi in grado di ridurre il traffico di puro attraversamento che viene attratto intorno alle Mura dall'attuale PUT; in questa prospettiva l’accessibilità per le attività commerciali del centro verrebbe assicurata da nuovi parcheggi scambiatori in punti strategici e collegamenti frequenti di mezzi pubblici da un nodo che dovrà avere anche grande qualità formale ponendo le condizioni per valorizzare un centro potenzialmente molto attrattivo, se valorizzato nelle sue peculiarità storico, ambientali e paesaggistiche ma penalizzato dalla prericonquistare una attrattività oggi declinante. Una migliore gestione del sistema mobilità in prossimità dell'unica strada di scorrimento (tangenziale sud) Questa cerniera trasversale potrebbe alleggerire moltissimo i flussi locali su gomma e contemporaneamente aprire una nuova opportunità nei confronti della struttura aeroportuale, penalizzata da un'espansione già attualmente eccessiva rispetto ai limiti imposti dal sedime.
    E’ di fatti un dato provato che i notevoli flussi turistici passati e futuri – come previsto dal Piano di Sviluppo Aereoportuale - “sfiorano” il centro di Treviso e raggiungono Venezia ed il resto del Veneto nord-orientale con i mezzi più disparati ed informali (ma sempre e quasi esclusivamente su gomma). Di qui la necessità che il piano di sviluppo dello scalo (limitato al volume di traffico attuale) preveda di realizzare opere di compensazione infrastrutturali per il collegamento tra lo scalo ed il nodo ferroviario di Treviso ed i nuovi scambiatori per auto, che non dovranno piu' raggiungere la prossimità dello scalo.
    di catturare tali flussi, fornire in centro e nella periferia di
    Treviso una adeguata ricettività, assicurare un accesso a Venezia via ferrovia alternativo a mezzi su strada, trattenere e proporre la risorsa commerciale del centro storico quasi come fosse il duty free dell’aeroporto stesso.
    Va preso atto della trasformazione indotta dall'attuale PRG su viale della Repubblica, che non è piu' una strada di transito, ma una arteria con svariati esercizi commerciali ed uffici di medie dimensioni per cui va disincentivato il suo utilizzo come strada di scorrimento.
    - Norme di Attuazione: nessuna
    - Tavole di progetto: nessuna
    allega, per maggior precisione i seguenti documenti: nulla

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti di contenuto ritenuto "inadatto" saranno eliminati..